sabato 12 agosto 2017

RELEASE BLITZ&RECENSIONE: PER COMBATTERTI - CHIARA CILLI



Felice release day a Chiara Cilli!
Esce oggi Per Combatterti, quinto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, il secondo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Scorrete il post per i link d'acquisto, godetevi l'estratto e il booktrailer e partecipate al giveaway per vincere una copia autografata ❤



Titolo: Per Combatterti
Serie: Blood Bonds #5
Genere: Dark Contemporary Romance
Pagine: 208
Editore: Selfpublished
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: 11.58



Nella mia mente sento ancora il riverbero delle frustate.
Ogni giorno i segni sulla mia pelle mi ricordano quello che lui mi ha fatto.

Ho dovuto lasciarla, o saremmo morti.
Credevo sarebbe tornato per portarmi via. Ma non l’ha fatto.

Ora devo concentrarmi sul mio scopo.
Ora appartengo alla Regina.

È arrivato il momento di punire coloro che mi hanno fatto del male.
Il momento di affrontare il mio primo incarico è arrivato.

Non importa se mi ritroverò Nadyia tra i piedi.
Ma non sarò mai in grado di uccidere colui che ho amato.

Avrò la mia vendetta.


Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18


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NON PERDERE I PRIMI TRE ROMANZI DELLA SERIE




LEGGI L'ESTRATTO

«Voglio andare a casa», gemetti incollerita.
«Non hai più una casa, Nadyia.»
Mi voltai di colpo, ringhiando a denti stretti: «A causa tua».
André mi fissò, penetrante. Sondava il mio sguardo con troppa attenzione, il volto duro come la pietra.
Avrei voluto attaccarlo. Qui, in mezzo alla strada, davanti a tutta questa gente. Costringerlo a reagire così da poter gridare e attirare l’attenzione dei miei genitori.
«Non farlo, Nadyia», mi avvertì André, quasi mi avesse letto nel pensiero. «Firmeresti la loro condanna a morte.»
Serrai gli occhi, ricadendo con la fronte sul suo petto. L’ira e la sofferenza mi bruciavano l’ossigeno nei polmoni, mi ostruivano la trachea. Volevo solo piangere disperatamente. Dio, quanto lo volevo.
Volevo crollare tra le braccia di colui che aveva dato origine alla mia pena.
Attraverso le palpebre dischiuse, vidi che lui stava stringendo le mani con tale veemenza da far sbiancare le nocche.
Si stava trattenendo con tutte le sue forze per non toccarmi.
Lo odiavo.
«Ho visto cos’è successo stamattina, in quella cucina», disse di punto in bianco.
Trasalii, tirandomi indietro di scatto. Stava… stava parlando di quello che era accaduto con Marc? Come faceva a saperlo? Poi capii. Una microcamera. Chissà quante altre ne aveva piazzate in giro per la casa, mentre io ero di guardia alla camera di Marc.
Un senso di vergogna mi invase, facendomi schizzare il battito alle stelle. Mi aveva visto approssimarmi al mio migliore amico come una leonessa pronta ad avventarsi sulla gazzella. Mi aveva visto perdere il contatto con me stessa.
Aveva visto affiorare il sicario forgiato da lui e Ekaterina.
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma nulla ne uscì.
André espirò pesantemente dalle narici, l’espressione inflessibile. «Fa’ il tuo lavoro e torna a Véres. Oggi.»
Raddrizzai le spalle con piglio determinato. «Non porterò a termine la missione. Dirò a Ekaterina che scelgo di diventare una sentinella della città.»
All’improvviso i suoi occhi mandarono lampi. «E nel momento in cui lo farai, lei ti ammazzerà.»
Tentai di non rabbrividire. «Possiamo scegliere.»
«Le altre possono. Tu no. Tu sei diversa per la Regina.»
Distolsi lo sguardo con rabbia.
Un istante dopo lui mi ghermì per la mascella, gli occhi che divoravano i miei. «Lei vuole il tuo dolore e la tua resa. Se andrai contro il suo volere, ti farà giustiziare.»
Non replicai.
Non mi interessava.
André mi aveva salvato la vita una volta, non poteva farlo di nuovo. Non volevo.
Se aveva ragione, allora avrei affrontato il mio fato a testa alta.
Lentamente, mi sottrassi alla sua presa e mi girai per osservare i miei genitori per l’ultima volta. Mi portai le dita alle labbra e mandai loro un bacio, asciugandomi la lacrima che, solitaria, mi solcò la guancia.
«Non importa quello che provo per te», dissi, il tono che incarnava desolazione. «Ero felice. Ero amata. Amavo così tanto.» Trassi un profondo respiro, quindi ruotai nuovamente verso André. «Poi sei arrivato tu. Sei un tornado che si lascia dietro solo macerie.» Boccheggiai, combattendo per ingoiare il magone e il rancore che distorcevano la mia voce. «Tu mi hai tolto tutto. E non ti perdonerò mai, mai per questo.»
André rimase stoico, scrutandomi dall’alto con severità.
Sapendo che non avrebbe aggiunto altro, me ne andai, i pezzi del mio cuore che piombavano sui sampietrini passo dopo passo.


GRAPHIC TEASER




GUARDA IL BOOKTRAILER




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“Buona sofferenza” Queste sono le parole esatte che la regina del Dark Romance, ovvero Chiara Cilli, ha scritto nella mail in cui era allegato il link per scaricare L’Arc del suo ultimo romanzo.
Potete immaginare come mi sono sentita dopo averle lette? Ero nel panico!
Se da un lato ero smaniosa dalla voglia di immergermi nel mondo oscuro dei Lamaze, dall’altro lato ero terrorizzata. Preoccupata per l’incolumità del mio povero cuore
Avevo il sospetto che questo libro avrebbe fatto male, ma dopo la mail non avevo più alcun dubbio: il mio cuore ne sarebbe uscio ridotto a brandelli sfilacciati e sanguinanti perché ormai lo sappiamo tutti; Chiara Cilli sa usare le parole proprio come il piccolo Andrè sa usare un arma da taglio. Le sue parole sono affilate come coltelli e non lasciano alcuno scampo.
Ci deve essere una vena di masochismo in me, perché anche se i suoi libri mi lasciano, ogni volta, distrutta io non ne posso fare a meno ed è bellissimo provare quel genere di emozioni che ti strisciano sotto pelle e ti portano in luoghi oscuri e perversi tirando fuori il mio lato più tenebroso.

 Sto sudando sette camice per scrivere questa recensione e non solo  perché siamo nella bollente presa di Lucifero e nella settimana più calda dell’anno e io ho il climatizzatore rotto, ma perché dopo aver terminato questo libro io sono totalmente senza parole e anche se sono passati un paio di giorni da quando ho terminato il libro, non riesco ancora a trovarle. Probabilmente perché mi sento ancora pienamente immersa nella storia e la tensione accumulata durante la lettura non mi ha ancora abbandonata del tutto.
Cercherò, quindi, di andare con ordine e partire dall’inizio per parlarvi di uno dei libri più attesi della seconda metà del 2017.
Per Combatterti” è il quinto capitolo della serie Blood Bonds, e il secondo romanzo che segue le vicende di Nadia Volkov e André Lamaze.
La storia riprende all’incirca da dove si era interrotta in per “Per Addestrarti” (click sul titolo per la mia recensione) e ritroviamo i due protagonisti distrutti per il modo in cui si sono lasciati.
Ricorderete che André e Nadya sono coinvolti in una tormentata e sanguinosa quanto proibita love story. Li abbiamo visti avvicinarsi, scontrarsi apertamente fino a capitolare l’uno nelle braccia dall’altra. Una storia d’amore tanto intensa quanto vietata che porta solo dolore e sangue.
Anche se André non avrebbe mai voluto abbandonarla, ha lasciato una sanguinate e sofferente Nadya alla corte della Regina Neela Sarapova perché nonostante tutto e a Lei che appartiene ed lì che deve stare.
Ed è proprio da qui che riprende   “Per Combatterti
«Non ho mai voluto farle del male. E invece ho dovuto. Ho dovuto vestire i panni di nostro padre e guardare la sua pelle squarciarsi a ogni frustata. Le mie frustate!» Il mio grido parve far tremare le pareti della palestra come una deflagrazione. Io stavo tremando. «Non hai idea di come mi ha guardato prima che iniziassi. Si fidava di me. Lei si fidava di me», ringhiai, con la sensazione che mi stessero squarciando il cuore. «E io l’ho dovuta abbandonare lì, o l’avrebbe ammazzata come una bestia.»
Il rumore della frusta che marchia la pelle.
L’odore del sangue che riempie l’aria.
E l’assordante rumore di due cuori spezzati.
Nadya, la ragazza con i capelli dello stesso colore del fuoco e il temperamento di un felino aggressivo, ora appartiene alla Regina. È stata addestrata per diventare un mercenario spietato e aggressivo, un assassina che sa mettere da parte i sentimenti quando necessario e disposta a tutto per onorare un ordine che sua maestà le ha impartito. Ed è così che Nadya deve affrontare il suo primo incarico.
Quello più duro di tutti.
Quello che ha il solo ed un unico scopo di farle tagliare definitivamente i ponti con il passato e di tagliare quel sottilissimo filo di umanità che ancora possiede.
Nadya non ha scelta. La morte è la sola soluzione.
Deve uccidere.
Deve marchiare le sue mani con il sangue di chi ha amato per tutta una vita. Ed è così che si trova catapultata vicino ai suoi affetti, alla sua famiglia e alle persone che le sono più care.
Un compito che non sarà mai in grado di portare a termine. Ma il fallimento non è contemplato: uccidere o morire, Nadya ha una scelta soltanto. 

Dall’altro lato c’è Andrè.
Andrè che ha lasciato Nadya alla corte della Regina Neela.
André che per salvarle la vita ha dovuto compiere un gesto estremo macchiandosi le mani con il sangue della ragazza che gli ha rubato il cuore.
Un cuore che senza di lei è spezzato.
Ma nonostante il dolore che squarcia il petto, lui deve portare a termine il suo piano di vendetta; vuole sterminare  tutti gli amici di suo padre che si sono divertiti con lui e suo fratello e non ha tempo di piangersi addosso per le pene d’amore e non può lasciarsi distrarre.
È per uno strano scherzo del destino che André e la sua Nadya si trovano nello stesso posto allo stesso momento ed è lì che tutto si complica, e lì che l’amore travolgente che entrambi provano l’uno per l’altra si trasforma in qualcosa di molto diverso… Odio, rancore, voglia di vendetta. Sete di sangue.  

Ho amato ogni pagina di questo romanzo.
ho adorato rivedere la maggior parte dei protagonisti che per cinque romanzi ci hanno regalato emozioni violente.
Oltre la Regina e le sue ragazze – che devo ammettere  non sono ancora entrate nelle mie grazie e non so se lo saranno mai – ritroviamo i fratelli Lamaze al gran completo; Armad che con le sue unghie sporche  e i suoi sporchi segreti mi intriga sempre di più. Henri che poco alla volta si sta riprendendo e, grazie al suo fratellino minore, risorge dalle cenerei come una potente e sanguinaria fenice portatrice di morte e distruzione. Ammetto che avrei voluto vederlo soffrire ancora un po’, ma è bello vedere che non è completamente spezzato ma è ancora l’uomo che mi ha colpita nella prima parte della serie.
Poi ci sono loro i protagonisti indiscussi di questo libro; gli #ANDYA. Nadya e Andrè  li abbiamo conosciuti nel quarto libro della serie – “Per Addestrati” – e tra quelle pagine li abbiamo visti avvicinarsi talmente tanto fino ad innamorarsi e dare vita ad uno splendida storia d’amore. Una storia d’amore che più che rose e fiori è tutta sangue e coltelli, ma che da comunque il batticuore ogni volta che i due protagonisti si sfiorano.
La Cilli aveva dichiarato che la seconda parte della serie sarebbe stata quella più romantica e, io davvero, ho sperato che fosse così per tutti e tre i romanzi, e alla fine di “Per Addestrati” erano partite le mie mille congetture su come André a bordo del suo cavallo bianco e con l’armatura scintillante avrebbe salvato la Rossa del suo cuore, ma ho scordato un piccolo dettaglio: questa non è una fiaba di Walt Disney, questa è Chiara Cilli e nei suoi libri niente è come sembra e l’amore che riempie le sue pagine non è quello tradizionale, ma è perverso e molto più intenso. Scordatevi, quindi,  le dolci parole sussurrate e fior di labbra, scordatevi i sorrisini colmi di intesa, le tenebre sono scese e non lasciano nemmeno il più piccolo spiraglio di luce. Il sangue è il vero protagonista, quello che porta morte e che genera bisogno di vendetta.
 
Ho amato Nadya e Andrè. Li ho amati da morire.
Ho atteso con ansia il momento del loro incontro e Chiara non ha minimamente disatteso le mie aspettative ed è stato meraviglioso rivederli l’uno di fronte all’altra. La tensione sessuale talmente intensa che potrebbe incendiare l’oceano atlantico.
I loro baci da restare senza fiato, le mani che si intrecciano e i corpi così vicini da diventare uno soltanto, sento ancora brividi caldi che mi attraversano la schiena se penso al loro incontro.
Andrè è un ragazzo corrotto da un passato che gli ha regalato solo atroci sofferenze e dolori. È  accecato dalla sete di vendetta, dal bisogno bruciante di fare giustizia per gli abusi che lui e suo fratello sono stati costretti a subire per anni. E nessuno lo può fermare.
Andrè è un ragazzo estremamente coraggioso e non ha mai dimostrato debolezza, ma Nadya gli è entrata sotto pelle e si è annidata nel suo cuore, e riesce a renderlo vulnerabile come mai nessuno è riuscito a fare. Lui ama quella Rossa indisciplinata, la ama da morire è palese e lampante anche se non riesce a confessare quello che prova. Sa bene che Nadya ora appartiene alla Regina, ma lui deve salvarla o finirà per perderla davvero.
Nadyia non sarebbe morta. Né per me, né per nessun altro. Era mia, e l’avrei protetta a qualsiasi costo.
Nadya con il suo coraggio è una vera combattente. Nonostante il dolore e la sofferenza per essere stata strappata dai suoi cari, non si piange mai addosso e affronta a testa alta ogni sfida nuova che le si presenta.
«Non importa quello che provo per te», dissi, il tono che incarnava desolazione. «Ero felice. Ero amata. Amavo così tanto.» Trassi un profondo respiro, quindi ruotai nuovamente verso André. «Poi sei arrivato tu. Sei un tornado che si lascia dietro solo macerie.»
Ama Andrè, nonostante lui sia la causa di tutti i suoi mali e spera ardentemente che presto o tardi lui la salvi. E lui lo fa, la salva, ma non nel modo in cui lei avrebbe voluto e questo segna l’inizio della fine e il tormento per noi poveri lettori.

Mi sono ripromessa di non entrare in modalità disco rotto e di non elogiare le favolose doti artistiche di Chiara, e questa volta non lo farò e non perché ho cambiato opinione su di lei, ma solo  perché finirei per ripetere le stesse identiche cose che ho già detto mille volte quando recensisco i suoi romanzi. Lasciatemi solo dire che io adoro questa autrice  e se siete  arrivati a leggere il quinto capitolo della serie Blood Bonds sono certa che la pensiate come me, perché è impossibile non lasciarsi incantare da storie talmente intense, appassionanti e così travolgenti che colpiscono  il lettore con la stessa forza distruttrice di uno tsunami.
Anche questo libro, proprio come tutti gli altri della serie, vi farà precipitare in un mondo oscuro, dove le tenebre non lasciano filtrare un filo di luce e dove il sangue e la vendetta marchieranno ogni cosa trascinando nel baratro più nero anche un sentimento puro come l’amore.
Come al solito quando parlo di questa autrice mi faccio prendere la mano e lascio che le dita digitino freneticamente sulla tastiera. Non so se quello che ho scritto ha un senso o se sono solo un ammasso di parole che riassumono i pensieri sconclusionati di una lettrice delirante. Chiedo scusa se è così e se la mia recensione è del tutto incomprensibile e se è lunga più di due pagine di word, ma  è solo un modo per urlare a tutta voce di leggere questa storia e di innamorarvi di Andrè e Nadya e sperare che per loro, alla fine, ci sia un Happy Ending degno di questo nome.
Il mio voto:

L'AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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2 commenti:

  1. Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per questa bellissima recensioneeeeeeeeee *_* ♥

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    Risposte
    1. Chiara Grazie a te per aver inventato gli #ANDYA... io amo questi due ♥____♥

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