Titolo: Da quando ci sei tu
Serie: Fall Away #1.5
Autrice: Penelope Douglas
Casa editrice: Newton Compton
Anno di pubblicazione: febbraio 2015
Pagine: 380
Trama:
Sei mai stato così arrabbiato che le cose
che un tempo ti facevano male adesso ti fanno sentire vivo? Hai mai provato
cosa significa essere insensibile a tutte le emozioni? Gli ultimi anni sono
stati così per Jared. Un viaggio tra la rabbia e l'indifferenza, senza fermate
intermedie. Alcuni lo odiano per questo, altri hanno paura di lui. Ma nessuno
può fargli del male perché a lui non importa nulla di niente e nessuno. Tranne
di Tatum. La ama così tanto che gli sembra addirittura di odiarla. Odia il
fatto di non riuscire a lasciarla andare. Un tempo erano amici, ma poi Jared ha
capito che non riusciva a fidarsi di lei né di nessun altro. L'ha ferita,
respingendola, anche se capisce di averne ancora bisogno. Litigarci, sfidarla,
prenderla in giro fino ad arrivare a perseguitarla, lo fa sentire vivo, un
uomo. Tatum, però, un bel giorno parte e sta via per un intero anno e quando
ritorna sembra davvero molto cambiata. E se Jared prende l'iniziativa, è lei
adesso a tirarsi indietro...
Cosa Penso:
“Tate era la cosa più pura più bella che avessi
e per anni non ho fatto altro che buttarle merda addosso”
“Mai per amore” è stato uno dei romanzi che più ho amato del 2014. Aspettavo con ansia
e impazienza “Da quando ci sei tu” - novella della serie “Fall Away”
di Penelope Douglas.
In “Da quando ci sei tu” ci viene raccontata la stessa storia che viene narrata nel primo
romanzo della serie ma qui cambia la voce narrante. Non è più Tate a raccontare
ma Jared Trent.
Avevo aspettative altissime per questo
romanzo. Ed ero preoccupata che potesse non piacermi, e rovinare il ricordo e
le innumerevoli emozioni provate dopo la lettura di “Mai per amore”.
Per fortuna non è stato così.
“Da quando ci sei tu” è stato all’altezza delle aspettative. Anzi, le ha di gran lunga
superate, perché ho amato ogni parola,
ogni frase, ogni pagina di questo libro.
L’ho amato quasi di più del primo romanzo…
del resto si sa, i pov maschili sono sempre più intriganti e più affascinanti.
La trama del romanzo sono certa che ormai
tutti la conoscono e io non dirò niente a riguardo. Sappiate solo che “Da
quando ci sei tu” non aggiunge niente di nuovo
alla storia d’amore tra Tate e Jared, ma come ha detto la stessa Penelope Douglas nei ringraziamenti questa è una altra storia.
“Da quando ci sei tu” non vuole essere solo una rivisitazione di “Mai
per amore”, vuole essere la storia di Jared.
E ragazzi, vi giuro che sembrerà davvero di leggere un romanzo inedito.
Perché questo non è un semplice copia/
incolla di “Mai per amore”.
Ma qui c’è molto altro.
Ci sono parti inedite che riguardano Jared
nel periodo in cui Tate era in Francia.
Ci sono moltissimi flash back e ricordi di
un passato sia doloroso – le scene che riguardano Jared e suo padre, che un
passato sereno – i ricordi di quando Jared e Tate erano piccoli e si
arrampicavano sugli alberi, e andavano insieme al laghetto.
E anche le scene in cui Tate e Jared sono i
protagonisti insieme – quelle che abbiamo letto nel primo romanzo – sembreranno
del tutto inedite perché il pensiero di Jared rende tutto nuovo e molto più interessante. Rileggere quelle parti ma
con un cambio di pov mi ha emozionato come se le leggessi per la prima volta.
«Hai detto che mi amavi. Ce lo siamo fatto sfuggire, e lo detesto».Non ci eravamo fatti sfuggire un bel niente. La presi in braccio, facendomi cingere la vita con le gambe, e sentii quant’era calda a contatto con la mia pancia. «Non ci siamo fatti sfuggire niente». Le feci alzare il volto per guardarla dritto negli occhi. «Per quanto ci abbia provato non sono riuscito a cancellarti dal mio cuore. Ecco perché mi sono comportato tanto da stronzo e perché ti ho tenuto lontani gli altri ragazzi. Ti ho sempre considerata mia».«E tu sei mio?», mi chiese, asciugandosi le lacrime con il pollice.Sentii il suo fiato accarezzarmi il volto e non riuscii più a trattenermi. Le baciai dolcemente un angolo della bocca e le mormorai: «Lo sono sempre stato» Lei mi abbracciò e io la tenni stretta a me.«Stai bene?», mi domandò.«E tu?», replicai. Non volevo illudermi nemmeno per un secondo che gli ultimi tre anni per lei non fossero stati un inferno.«Starò bene».Se fossimo rimasti insieme, tutto si sarebbe risolto.«Ti amo, Tate».E mi rituffai a letto, trascinandola con me, sperai per sempre.
Leggere la storia attraverso i suoi occhi mi
ha letteralmente fatto impazzire d’amore per Jared Trent. Se l’ho adorato nel
primo romanzo, ora, dopo aver letto il secondo posso affermare con sicurezza
assoluta che mi ha fatta totalmente capitolare. Mi ha conquistata totalmente.
In “Mai per amore” non era chiaro cosa spingesse Jared a comportarsi con Tate in modo
tanto meschino, duro e cattivo. Ma qui è lo stesso Jared a spiegarcelo a chiare
lettere.
In questo romanzo possiamo trovare tutta la sua sofferenza scritta nero
su bianco e noi lettori possiamo provarla sulla nostra
pelle, e capire in qualche modo tutto quello che passa per la mente di Jared.
Fa
male, ed è doloroso sapere e conoscere
nei dettagli quello che ha dovuto passare e che ha subito.
Risulta comunque impossibile giustificare suoi atti di bullismo
nei confronti di Tate. Perché il suo è stato un comportamento orribile e
spregevole, ma si arriva a capire cos’è scattato nella mente di un ragazzino di
quattordici anni che ha passato quello che ha passato lui. E non lo si può
condannare del tutto se quello era il suo unico modo che aveva per affrontare
il dolore opprimente che gli schiacciava il petto.
E’ stato incredibilmente emozionante poter
leggere a chiare lettere il suo senso di colpa per aver maltrattato per anni l’amore
della sua vita , quella ragazzina della porta accanto con gli occhi burrascosi
che gli ha letteralmente rubato il cuore ma era troppo spaventato per ammettere
che aveva bisogno di lei. Ma ora è pronto a tutto per rimediare e aggiustare le
cose. E non si può far altro che adorarlo per la determinazione e la forza di
volontà che ha nel riconquistarla.
Lei mi tempestò la guancia di baci. Quando mi sussurrò: «Certo che ti voglio nel mio letto. Ti amo», mi venne la pelle d’oca. Chiusi gli occhi e mi si allargò in volto un enorme sorriso. Se solo Madoc mi avesse potuto vedere in quel momento.Be’, forse sarebbe stato meglio di no.«Dillo di nuovo».«Ti amo», fece lei, a voce più alta e lievemente divertita.«Ancora».«Ti amo». Mi diede un bacio sulla guancia. «Ti amo». Un altro bacio. «Ti amo». Continuò a stuzzicarmi in quel modo finché io non mi avventai sulle sue labbra e la baciai con passione.Non usciremo mai da questa vasca.
Non so se questa mia recensione ha un senso
o se sono solo una serie sconclusionata di pensieri su Jared Trent, ad ogni
modo vi consiglio caldamente la lettura di questo romanzo. Sono certa che lo
adorerete.
Il mio voto:
Frency, ciaooo!
RispondiEliminaSono alla disperata ricerca di un decente new adult e, dopo aver letto la tua recensione, provo a dare un'occasione a questa scrittrice! *^* incrociamo le dita!!
un abbraccio
Ciao cara, fino ad ora ho sempre sentito parlare benissimo della Douglas... Ma secondo me la migliore in fatto di new adult resta sempre Colleen Hoover. Hai mai letto qualcosa di suo??
EliminaIo amo i libri di Colleen Hoover!! *^* mi manca, però, l'ultimo ( Forse un giorno) e non so se iniziarlo adesso o aspettare il cartaceo!!
EliminaAnche a me manca "Forse un giorno da leggere", sto aspettando anch'io il cartaceo... sperando che esca presto ^_^
Eliminacompletamente daccordo con te su questa recensione è bello anche questo libro anche se la stoira per chi ha letto il primo la conosce, vale davvero la pena di leggerlo
RispondiEliminaPoi i pov maschili hanno sempre quel non so che in più. Non so se sono solo io, ma quando il narratore è il protagonista maschile trovo che il romanzo sia molto più interessante!
Elimina