Buongiorno a tutti cari lettori,
oggi è martedì quindi il giorno di Teser
Tuesday, rubrica a cadenza settimanale ideata dal blog Should Be Reading.
Vi ricordo che potete partecipare tutti
commentando qui sotto con il vostro teaser o linkando il vostro blog.
Per partecipare dovete seguire alcune piccole
regoline, ripassiamole insieme:
• Prendete il
libro che state leggendo
• Apritelo in una pagina qualunque
• Condividete un teaser – un piccolo pezzetto – di quella pagina.
• Riportate il titolo, l’autore e la pagina del romanzo in modo che tutti possano aggiungere il romanzo alle loro Wishlist.
• Condividete un teaser – un piccolo pezzetto – di quella pagina.
• Riportate il titolo, l’autore e la pagina del romanzo in modo che tutti possano aggiungere il romanzo alle loro Wishlist.
La regola fondamentale è quella DI NON FARE
SPOILER – non vogliamo a rovinare a nessuno il piacere della lettura.
Il teaser di questo martedì è tratto da un libro
che è uscito proprio quest’oggi. Un romanzo che ho avuto il piacere di leggere
in anteprima: “L’importanza di chiamarsi Cristian Grei” della bravissima
Chiara Parenti (click sul titolo per la mia recensione).
Ma veniamo al teaser. Godetevelo e ridete
ragazzi.
“Aimone, ecco, mi sarebbe andato bene anche
Aimone, pur immaginandomi la rima che avrebbe suscitato. Oppure Oronzo, che
tanto chi se ne frega delle rime, mica sono un poeta! Avrei preferito perfino
chiamarmi Pompeo, e sì, me ne sarei infischiato se mi avessero affibbiato il
prevedibile diminutivo.
La verità è che i genitori dovrebbero mettersi
una mano sul cuore e una sul certificato anagrafico, quando nasce la loro
creatura. Perché il nome è la prima operazione di marketing che fanno sui
figli, una definizione del prodotto, e sbagliarla è come fare pubblicità
ingannevole.
Per quanto riguarda me però non è colpa dei
miei. Che ne sapevano loro? La colpa è di una donna soltanto: Erika Leonard,
per gli amici E.L. James, che con le sue Cinquanta sfumature mi ha reso
la vita un inferno.
Perché sì, io sono Cristian Grei. Il mio nome è
pericolosamente simile a quello del protagonista della sua infuocata trilogia,
il Principe Azzurro colorato di una scala di grigi diventato il sogno erotico
di milioni di donne in tutto il pianeta.
E questo è Male. Perché io sto all’originale
Christian Grey come una mangusta gialla sta al Re Leone. Nomen omen,
dicevano i latini. Be’, si sbagliavano di grosso.
Forse sarà in quella «h» mancante o per la «i»
al posto della «y», ma di sicuro nel mio nome non è racchiuso un destino di
grande amatore. Anzi.
Appena scoprono come mi chiamo le ragazze mi
credono in grado di ribaltarle come il sacco dell’aspirapolvere, e invece la
cosa più violenta che ho fatto a letto è stata cadere di testa mentre cercavo
di togliermi le mutande. L’unica volta in cui ho colpito il sedere di una
ragazza è stato a tredici anni sul calcinculo al luna park, e se mi vedete con
una frusta in mano è solo perché sto facendo lo zabaione dato che al mattino ho
la pressione bassa.
Ma le ragazze questo non lo
capiscono, e appena sanno il mio nome pensano ai giochi più improbabili da fare
con me, mentre io, per quanto mi sforzi, riesco solo a pensare a quelli della Play.”
Sembra divertente ;) Io sto leggendo "La quinta onda", ma a causa degli esami non sono neanche a metà :(
RispondiEliminaSi confermo, è molto divertente!! "la quinta onda" ce l'ho in WL , prima o poi mi ci butto!!! Ti capisco, anch'io nel periodo degli esami vado avanti a rilento con la lettura :(
EliminaMi hanno consigliato questa autrice, ma non ho letto nulla di suo! Devo farci un pensierino!
RispondiEliminaSì Ilenia, devi assolutamente farci un pensierino. ;)
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