lunedì 16 dicembre 2019

RECENSIONE: LA SUA PERDIZIONE - ISABELLA STARLING


Titolo: La sua perdizione

Autrice: Isabella Starling

Casa editrice: Quixote

Data di pubblicazione: 13/12

Pagine: 176

TRAMA:
JACOB
Non innamorarti di un paziente.
Non innamorarti della graziosa, piccola, dolce e spezzata bambolina seduta di fronte a te nel tuo ufficio.
Non innamorarti delle sue bugie.
Non innamorarti del suo aspetto.
Soprattutto, non innamorarti della sua mente deliziosamente distrutta.
Ma la vita continua a mettere Alice sulla mia strada, e il suo essere naturalmente sottomessa la rende una preda così facile…
Dopo tutto, quelli spezzati sono i più divertenti da sottomettere.

ALICE

Jacob Hawke è solo una semplice cotta.
È stato il mio terapista per anni.
Ora, mia madre vuole che vada a vivere con lui, mentre lei insegue il lavoro dei suoi sogni in un altro stato.
Il signor Hawke ha cercato di rimettermi insieme per così tanto tempo.
Forse, avrebbe fatto meglio a spezzarmi fin da subito.

Cosa Penso:

La sua perdizione” di Isabella Starling è stata per me una lettura no, un flop su più fronti e una grande delusione. 
Non conoscevo questa autrice, l’ho scoperta solo quando la Quixote Edizioni mi ha proposto la lettura in anteprima di questo libro. La trama della storia era intrigante, una love story proibita di quelle che piacciono a me e non ho proprio saputo rifiutare, ma purtroppo non c’è stato nulla di positivo di questa lettura e non mi è piaciuta per niente. Confesso che se fosse un romanzo comprato da me, lo avrei abbandonato ben prima di finirlo, perché mi ha davvero irritata in più occasioni, ma siccome è stata una lettura che mi è stata offerta in anteprima, per rispetto nei confronti dell’editore mi sono sentita in dovere di arrivare fino in fondo, anche se devo ammettere che è stata dura proseguire senza lanciare il kindle fuori dalla finestra. 
È abbastanza difficile scrivere questa recensione, perché questa lettura non mi ha fatto provare nessuna emozione, e non so da che parte iniziare a parlarvi di un libro che non mi ha fatto provare nulla e sarebbe molto più semplice liquidare la recensione dicendovi semplicemente che non mi piace e chiuderla così, ma non sarebbe affatto serio e professionale e quindi devo assolutamente trovare le parole adatte per descrivere questa storia. Cercherò, quindi, di procedere per gradi, partendo dall’inizio per spiegarvi perchè questa storia è stata, secondo me, una grande flop.
 La storia che ci racconta l’autrice è narrata attraverso il doppio punto di vista dei due protagonisti, Jacob e Alice, che apparentemente non hanno nulla in comune. Tra di oro ci sono tantissime differenze che rendono la loro love story proibita, vietata e soprattutto deontologicamente scorretta, infatti Jacob è uno psicoterapeuta di circa trent’anni e Alice la sua paziente neo-diciottenne.
Tra di loro c’è da sempre una forte e bruciante attrazione che Jacob cerca in tutti i modi di placare, e che riesce a tenere sotto controllo fino a che la loro relazione resta entro i confini del rapporto medico/paziente, limitato a poche visite settimanali, ma tutto si complica quando Jacob è costretto ad ospitare, a tempo indeterminato, Alice a casa sua e a diventarne il tutore legale. 
Ora i confini medico/paziente sono labili e confusi e arginare i pensieri sporchi e il dover di tenere le mani a posto è davvero difficile e complesso, per non dire impossibile. 
Alice è una ragazzina giovane e disturbata che non fa altro che provocare Jacob con le sue morbide curve sode, mettendo a dura prova la forza di volontà d’acciaio del dottore. 
È un bacio rubato che da vita ad una relazione amorosa torbida, proibita e decisamente inappropriata tra i due personaggi. 
Jacob e Alice nonostante la differenza di età, sono molto più simili di quello che si potrebbe pensare, entrambi infatti hanno un disperato bisogno di amore e di affetto. 
Alice fin da quando è piccolissima ha dovuto imparare a cavarsela da sola, sua madre è sempre stata troppo impegnata a sfondare nel mondo dello spettacolo piuttosto che occuparsi della figlia e tutto questo ha reso Alice fragile, insicura e con un mucchio di problemi che la rendono instabile e terribilmente bisognosa di affetto e di attenzioni. 
Personalmente ho trovato Alice una ragazzina viziata, irritante e dannatamente capricciosa e mi ha infastidito ripetutamente. 
Jacob, proprio come Alice, anche lui ha dei problemi relativi ad una relazione amorosa finita male. Jacob ha il cuore spezzato ed è un uomo cinico e disincantato che ha smesso di credere nell’amore. Anche lui, proprio come Alice, mi ha davvero infastidito e non mi ha affatto conquistato o fatta innamorare, cosa che di solito capita sempre con i personaggi maschili. 

Onestamente credo che l’idea di fondo di “La sua perdizione” sia buona e anche interessante, tuttavia la storia che ci narra l’autrice non è, di sicuro, adatta a tutti perché un romanzo capace di spiazzare il lettore. È una storia forte, proibita, torbida e politicamente scorretta che, credo, potrebbe urtare la sensibilità di quei lettori che non amano particolarmente le storie d’amore fuori dall’ordinario. Io personalmente non ho alcun problema con questo genere di storie, anzi solitamente mi piacciono tantissimo, ma credo che l’autrice non l’abbia sviluppata nel modo corretto, tralasciando tutti quegli elementi che generalmente mi appassionano e che mi permettono di entrare in sintonia con la storia e i suoi personaggi e valorizzando invece altri elementi, che non mi fanno impazzire e che tolgono sostanza allo sviluppo della storia. Il sesso, quello spinto e al limite del bondage, la fa da padrone tra queste pagine e a farne le spese è tutto il resto, come per esempio lo sviluppo dei due personaggi e della loro relazione che nascere e cresce in maniera troppo sbrigativa rendendo il romanzo frettoloso. E proprio per questa ragione secondo me questa lettura è stata un grosso no, la storia si sussegue in maniera troppo rapida, il lettore non fa in tempo ad adattarsi ai cambiamenti tra i personaggi e il risultato finale è un romanzo decisamente carente dal punto di vista emozionale e gli mancano quegli elementi che  catturano il lettore e lo incatenano tra le pagine.

Come sempre quando mi trovo tra le mani un romanzo che per me è stata una lettura negativa, non mi sento di sconsigliarvela, perché ciò che a me non è piaciuto a voi potrebbe piacere, se quindi amate le storie proibite, moralmente avverse e con sesso spinto, di certo questa lettura potrebbe piacervi, in caso contrario vi consiglio di approdare su altri lidi, perché questo libro non fa per voi. 
Il mio voto:



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