Titolo: Il problema è che
ti amo
Autrice: J.L.aremntrout
Casa Editrice: Nord
Pagine: 440
Data di pubblicazione: 7
luglio 2016
Trama:
Per quattro anni, Mallory
Dodge ha cercato di dimenticare il passato. Circondata dall'affetto dei nuovi
genitori adottivi, ha cercato di convincersi di non avere più bisogno di
rendersi invisibile per sopravvivere. Ma, nonostante ciò, il silenzio è ancora
lo scudo che la isola e la protegge dal mondo. Ecco perché era terrorizzata
all'idea di frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove
sarebbe stata costretta a uscire dal guscio. E di certo non si sarebbe mai
immaginata che tra i suoi nuovi compagni ci sarebbe stato anche Rider Stark,
l'unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di
un'occasione l'aveva salvata dalla violenza del padre affidatario. Così come
non si aspettava che Rider sarebbe stato così diverso… e affascinante. Col suo
atteggiamento arrogante e la pessima reputazione, Rider è il classico soggetto
da cui una brava ragazza come Mallory dovrebbe stare alla larga. Eppure, sotto
quella maschera da sbruffone, lei riconosce ancora il suo eroe di un tempo,
sempre pronto a difenderla. Ma il tempo trascorso lontano da Mallory ha
lasciato profonde cicatrici nel cuore di Rider, che rischia sempre di più di
restare invischiato in una rete di cattive compagnie. Così, quando sarà Rider
ad avere bisogno di lei, Mallory riuscirà a far sentire la propria voce e a
battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?
Cosa Penso:
È difficile scrivere
questa recensione, è dannatamente difficile. Ho appena terminato la lettura di
“Il problema che ti amo” e sto
scrivendo il mio pensiero a caldo. Non mi sono presa il tempo per metabolizzare
le emozioni che Jennifer L. Armentrout mi ha fatto provare perché sento il
bruciante bisogno di riversale su un foglio bianco e di lasciarle uscire
liberamente.
Non è un segreto per
nessuno il mio amore folle per questa autrice e per tutte le storie che
scivolano fuori dalla sua magnifica penna, ho letto tutto quello che è uscito
in Italia firmato con il suo nome e non mi ha mai delusa. Mai. Neanche una
singola volta.
Questa è la principale
ragione per cui quando esce un suo nuovo libro lo prendo alla cieca, senza
documentarmi sulla trama e senza leggere recensioni di chi lo ha già letto
prima di me. Semplicemente mi immergo nella lettura e mi lascio trasportare
dalle sua parole e dalle sue storie. E anche questa volta è andata così.
Quando ho iniziato “Il problema che ti amo” non avevo idea
di cosa parlasse, di chi fossero i protagonisti, ma mi è stato chiaro fin da
subito che questo libro sarebbe stato diverso da tutti quelli scritti da lei. Mi è stato chiarissimo fin dalla primissima
pagina che questa non sarebbe stata una lettura leggera, ma al contrario, una
lettura estremamente delicata. Perché delicata è la tematica trattata tra
queste pagine.
Se avete intenzione di
leggere questo libro, dimenticatevi per un attimo della Armentrout che abbiamo
conosciuto fino ad ora. Dimenticatevi momentaneamente della Armentrout che abbiamo
conosciuto nella serie Wait For You,
una serie prettamente romance dove i protagonisti seppur con passati difficile
trovano nell’amore la risoluzione ai loro problemi.
Qui non è così, “Il
problema che ti amo” è uno young adult estremamente toccante, e anche se il
romanticismo tipico dei suoi libri occupa anche qui una grossa parte della
storia, l’amore non è tutto. Questa è una storia di ragazzi in affido
abusati, picchiati, mal trattati.
Una storia di ferite sia sulla pelle che nel cuore che
lasciano cicatrici profonde che faticano a rimarginarsi e condizionano il
futuro.
Una storia di vita e di rinascita.
Una storia che tocca profondamente anima e cuore e che
avvolge il lettore come una calda coperta e non lo lascia più andare.