Titolo: Natale da Carter
Autore: Valentina Ferraro
Serie: The Matching Scars
Data di pubblicazione: 20/12/2019
Pagine: 105
TRAMA:
Mark Carter ha solo due certezze nella vita. Primo, si farebbe ammazzare per la sua famiglia. Secondo, quando suo fratello Benjamin riesuma la vecchia Mustang dal garage e la lucida come se ne andasse della sua stessa vita, il mondo farebbe bene a tremare.Già, perché se è vero che sotto le feste siamo tutti più buoni, è vero anche che quest’anno, a casa Carter, sta arrivando Julian Steinfield con suo figlio Theo, e Ben si sente tutto fuorché “buono”.
È la Vigilia di Natale, è tutto pronto, unica regola della serata: fare buon viso a cattivo gioco, al resto penseranno domani.
Facile, giusto?
Facilissimo...
Se non fosse per un piccolo, minuscolo e sconvolgente incidente di percorso…
Quest’anno, a Natale, siete tutti invitati a casa Carter. La famiglia sarà al completo.
Sarà come fare un tuffo nel passato...
Cosa Penso:
Ho solo due certezze nella vita. La prima: mi farei uccidere per la mia famiglia. La seconda: quando mio fratello Benjamin riesuma dal garage la sua vecchia Mustang e la lucida come se ne andasse della sua stessa vita, è il preludio di una catastrofe che si abbatterà presto su tutti noi.
Scrivere
questa recensione sta diventando un impresa titanica, è da un ora che sono
comodamente seduta sul letto, con il mio mac appoggiato sulle ginocchia e fisso
intensamente la pagine bianca di word, con la speranza che, come per magia, i
miei pensieri si riversino sulle pagine, dando vita ad una recensione di senso
compiuto, ma purtroppo anche se il Natale è passato ormai da pochi giorni, non
esistono magie di questo tipo e quindi devo necessariamente trovare le parole e
parlarvi di questo romanzo, anche se è difficile. Terribilmente difficile per
svariati motivi; prima di tutto ho già recensito qui sul blog quasi tutti i
romanzi di Valentina Ferraro e in ogni recensione ne ho tessuto le lodi,
spiegandovi quanto adoro questa autrice e ho davvero paura di trasformarmi in
un disco rotto e ripetitivo, annoiandovi mortalmente. Inoltre, questo romanzo;
“Natale
dai Carter” è una breve novella di circa un centinaio di pagine tutte
da scoprire, colme di colpi di scena e attimi comici e non voglio, per nessuna
ragione al mondo, rovinarvi la lettura facendo qualche spoiler involontario,
per questa ragione cercherò di censurarmi al massimo sulla trama dandovi le
informazioni con il contagocce.
Tutto
quello che vi dirò è che Valentina Ferraro ci prende per mano e ci accompagna
dritti in Florida, a Daytona Beach per l’esattezza, dove il clan dei Carter al
gran completo si prepara per festeggiare il Natale. Ma quello di quest’anno, a
casa Carter, non è affatto un Natale come gli altri. E se è vero che a Natale
sono tutti più buoni, il detto non vale di certo per Ben, che si sente come 007
licenza di uccidere. Quest’anno, infatti, ospite a casa sua c’è la famiglia
Steinfild al completo, Theo – il fidanzato di sua figlia – che cerca di
intercettarlo per chiedergli una cosa importantissima e Julian, l’ex fidanzato
della sua Cat, ovvero quello che ha tentato in tutti i modi di portargliela via
e che minaccia Benjamin con la sua sola presenza in casa loro.
Ben è nervoso,
irascibile e sfoga lo stress lucidando a morte la sua vecchia Mustang. Ma
questo non è tutto, perché a complicare ulteriormente le cose in maniera
deliziosa ci pensa Mark, che ha fatto una scoperta che getta nel panico tutti gli
uomini della famiglia Carter, mentre le ragazze cercano di mantenere un segreto, che però non può essere celato a lungo…
Insomma,
la nostra Valentina ha messo parecchia carne al fuoco con questa novella, ma io
non vi svelerò nulla di più e lascio a voi il piacere di leggere e scoprire
come andrà a finire questa storia meravigliosa ambientata durante la vigilia di
Natale.
Come
tutte volte in cui mi appresto a leggere un libro di uno dei miei autori
preferiti sono sempre un po’ in ansia e questa volta più che mai, perché anche
se Valentina Ferraro è per me una garanzia assoluta, io non sono un amante delle novelle, che mi lasciano sempre insoddisfatta
e con l’amaro in bocca, perché troppo brevi e spesso troppo frettolose e poco
curate, come se l’autore avesse la necessità di sbrigarsi per concludere in
fretta la sua storia. E anche se di questa autrice ho già letto le tre novelle
della serie The Matching Scars, che
non mi avevano affatto delusa, non sapevo come sarebbe andata con “Natale
dai Carter” è un po’ di timore lo avevo, ma tutte le mie ansie da pre-lettura
sono state dissipate in fretta, perché non
ho mai, nemmeno per un istante, avuto l’impressione che Valentina scrivesse
questa storia con fare frettoloso o senza sentimento, perché questa autrice cura
nel minimo dettaglio ogni elemento che viene trattato e non lascia niente al
caso, e anche se mette parecchia carne al fuoco, si prende il tempo necessario
per concludere al meglio l’intera novella e, in questo modo, appassiona e
coinvolge il lettore che rimane totalmente incantato dal suo stile di scrittura
semplice, ma di forte impatto, e conquistato dai personaggi, che sembrano
essere così tridimensionali da prendere vita dalle pagine per materializzarsi davanti agli occhi
di chi legge.
Non
so dirvi cosa ho amato di più di questa novella, credo di aver amato ogni cosa.
Ho
amato che il racconto fosse narrato attraverso il pov alternato di quasi tutti
i personaggi che abbiamo conosciuto nei romanzi precedenti, in questo modo
abbiamo una visuale e completa e a tutto tondo di quello che accade nella
famiglia Carter nella sua interezza.
La
vecchia generazione formata da Ben, Cat, Mark e Jessica insieme ai Matching
Scars al gran completo, si unisce e si fonde a quella nuova, formata dai loro
figli, ed è bellissimo vedere interagire tra di loro tutti questi personaggi.
Confesso
che mi ha fatto un po’ effetto vedere Ben e la sua Cat e Marc e Jessica a
quaranta anni passati, con i problemi tipici degli adulti. Nonostante i capelli
bianchi e le rughe attorno agli occhi loro sono sempre quei personaggi che ho
tanto amato e che hanno conquistato una bella fetta del mio cuore, ed è stato
favoloso vedere che nonostante gli anni che passano inesorabili,
loro restano sempre gli stessi. E così ritroviamo Mark che è sempre il solito
mattacchione bello come il peccato e
affascinate come l'inferno che fa ridere e divertire senza rendersene neppure conto.
E poi c’è
Ben che è il solito musone sexy da impazzire, quello che vede il mondo in
bianco e nero senza sfumature di colore, che è pazzamente innamorato della sua
Blondie e mortalmente geloso di Julian, anche se lui ha vinto su tutta la linea
molti anni prima.
Perché io e Ben siamo così: ci capiamo da uno sguardo. Non sono mai servite tante parole. Con quelle, troppo spesso, ci siamo feriti. Ci siamo sempre ritrovati, ma non è mai stato facile.
Confesso
che anche Julian mi è piaciuto e mi ha fatto davvero piacere ritrovarlo e
vederlo interagire con Ben, cosa questa che non avrei mai creduto possibile e, forse,
è stato davvero un piccolo miracolo di
Natale, perché vi garantisco che non l’ho mai sopportato e nei libri passati mi
faceva venire l’orticaria anche solo sentir pronunciare il suo nome pomposo.
La
nuova generazione cresce e ricalca le orme dei genitori, ed è uno spettacolo in
technicolor vedere dei giovani Mark in miniatura, con tutta la sfrontatezza
tipica dei maschi Carter, pronti a spezzare cuori facendo impazzire ignare
ragazze che si imbatteranno in loro in futuro. E poi c’è Eva, l’unica ragazza
della famiglia, coccolata e protetta come se fosse una principessa, è la cocca
di papà Ben che non è pronto a condividerla con un uomo, soprattutto se si
tratta di uno Steinfeild, ma lei ostinata, come solo la sua mamma sa essere,
protegge come se fosse una guerriera la sua relazione e il suo fidanzato, Theo,
dall’ira funesta di suo papà Benjamin.
«Sai, dovresti sforzarti di essere un pochino più gentile con lui. O almeno far finta di esserlo. Non sai nemmeno quello che ti vuole dire. Quello è il mio ragazzo!».«Oh, ma io sono gentile. Gentilissimo!». Allarga le braccia e alza le sopracciglia. «È ancora vivo, o sbaglio?».
Credo
di aver scritto parecchio su questo breve romanzo e preferisco fermarmi qui per
non rischiare di dire troppo e far scattare lo spoiler alert, concludo quindi
la mia recensione dicendovi, ancora per una volta, che Valentina Ferraro è un
autrice italiana che di talento ne ha da vendere. Le sue parole emozionano
profondamente e sanno come far provare una svariata gamma di sensazioni, se quindi
durante la letture di un dei suoi romanzi alternerete attimi di gioia intesa,
con momenti di dolore folle che colpisce il cuore e attimi di ansia, che
lasciano senza fiato, sappiate che è tutto nella norma. Non abbiate, quindi,
paura di godervi quelle sensazioni magnifiche più a lungo che potete.
Questo è proprio il principale motivo per cui adoro
follemente Valentina Ferraro, per l’emozioni che fa provare con le sue parole e
che rendono i suoi libri speciali ed indimenticabili.
“Natale
dai Carter” è un breve racconto di una manciata di pagine, poco più di
un centinaio, ma che colpisce profondamente e che non potete perdervi per
nessuna ragione al mondo, soprattutto se amate la serie The Matching Scars e se, come me, sperate davvero che Valentina
decida di scrivere un romanzo per ogni componente di questa meravigliosa
famiglia, quindi incrociamo le dita.
Il mio voto:
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