Felice release day a Chiara Cilli!
E' uscito ad inizio settimana Per Addestrarti, quarto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, il primo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov!
Titolo: Per Addestrarti
Autrice: Chiara Cilli
Serie: Blood Bonds #4
Genere: Dark Contemporary Romance
Pagine: 312
Editore: Selfpublished
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: TBA
Credevo di sapere chi fossi. Cosa fossi.
Credevo di non avere più scampo, che la mia resistenza fosse ormai giunta al termine.
Poi ho sentito la sua voce pronunciare il mio nome.
Poi i suoi occhi hanno risposto al richiamo dei miei.
Non ha paura di me. Si avvicina. Mi parla. Mi tocca come se le appartenessi. È folle.
Lui è l’unica chance che ho per restare viva. Devo far sì che gli importi di me. Che sia lui ad avvicinarsi.
Ma non riesco a starle lontano.
Ma gli basta sfiorarmi perché perda di vista l’obiettivo.
L’arrivo della Regina è vicino.
Dovrò scegliere.
La sottomissione.
O la lama di André Lamaze.
Qualunque sia la sua decisione, finalmente dirò addio alla mia piccola rossa.
Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18
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NON PERDERE I PRIMI TRE ROMANZI DELLA SERIE
LEGGI L'ESTRATTO
Pianissimo, mi approssimai alla soglia e feci capolino con la testa. André mi aspettava all’inizio della stretta scalinata che portava al pianoterra, un lato del corpo accasciato contro il muro in una posa indolente.
Voleva che lo raggiungessi?Il suo sopracciglio si inarcò, come a dire Ti muovi o no?Dunque mi avviai verso di lui con cautela, lanciando occhiate oblique alle porte su ambo i lati del corridoio mentre procedevo attraverso le zone d’ombra e di luce generate dalla scarsa illuminazione. Quando gli fui dinanzi, André piegò il capo per indicarmi le scale. Le guardai in tralice, quindi incominciai a salire gli alti gradini.Lui era proprio dietro di me, così vicino che potevo sentire il suo respiro nell’orecchio. Avevo la sensazione che l’aura di ghiaccio che lo circondava si stesse espandendo per ammantare anche me e strangolarmi. La avvertivo intorno al collo, come delle dita in procinto di serrarsi.Mi portai istintivamente una mano alla gola, mi volsi appena per controllare André…… e misi un piede in fallo.Protesi le mani per non spaccarmi i denti sullo scalino che mi stava venendo rapidamente incontro, ma d’improvviso mi ritrovai di nuovo dritta. Il braccio di André mi cingeva come un boa, al punto che faticavo a respirare, tanto mi comprimeva sotto i seni. Il suo petto era come acciaio contro la mia schiena.Rimanemmo così per alcuni istanti – io aggrappata al suo avambraccio, la sua guancia che premeva forte sui miei capelli, i nostri respiri che divenivano sempre più rumorosi.Il suo cuore era come un tamburo impazzito contro le mie scapole, un battito così veemente da appropriarsi del mio e costringerlo a seguire il suo stesso ritmo forsennato.«Se volessi ucciderti,» mi sussurrò all’orecchio, sfiorandolo con le labbra, «non avrei bisogno di portarti da qualche altra parte.» Mi strinse a sé ancora di più, facendomi ansimare per la repentina fitta di dolore al costato e l’inaspettata contrazione nel basso ventre. «Lo avrei fatto lì dentro.»Una scarica di terrore mi fece sbarrare gli occhi. Non ero nient’altro che un topo messo all’angolo, e lui il gatto che provava un piacere sadico nel vedermi tremare, consapevole che la zampata che mi avrebbe tolto la vita sarebbe giunta presto.Ma non adesso.Al rallentatore, staccai le mani dal suo braccio e le alzai in segno di resa. Ruotai lievemente il viso verso il suo e annuii piano, fremendo nel sentire la sua bocca sfregare sulla mia guancia.«Non cadere», disse, l’alito che mi solleticava l’angolo delle labbra. «Non ti prenderò una seconda volta.»
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L'AUTRICE
Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.
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Cosa penso:
La prima parte della
trilogia Blood Bonds si è ormai
conclusa, la storia tra Henri Lamaze e Aleksandra Nikolayev ha spezzato molti cuori, ma è giunto il momento di
andare avanti con “Per addestrati” – quarto capitolo della serie – e conoscere un
altro membro della casata dei Lamaze.
Dopo l’oscuro Henri è il
turno del più piccolo e più letale dei tre fratelli; André.
Nei primi tre romanzi della
serie (“Soffocami”, “Distruggimi” e “Uccidimi” – Click sui titoli per le mie recensioni)
lo avevamo già conosciuto in tutta la sua splendida gloria omicida. E lui è
proprio così come lo avevamo conosciuto, un uomo che non prova pietà perché in
lui non c’è un briciolo di umanità. È freddo come il ghiaccio, spietato,
tagliente come una lama e i suoi occhi chiari trasudano oscure minacce. È uno
spietato assassino che non si fa alcuna remora ad affondare il suo coltello
nella tenera carne e uccidere a sangue freddo.
Ammetto con tutta
sincerità che in un primo momento ero certa che André avrebbe dovuto faticare
parecchio per conquistare il mio cuore. Prima di tutto perché credevo che
nessuno potesse competere con il mio primo amore, ossia Henri. E inoltre, non
ho apprezzato particolarmente il modo in cui si è comportato con Aleksandra nei
romanzi precedenti. Ma ho commesso un terribile errore di valutazione, mai
avrei pensato che quest’uomo freddo e gelido come il ghiaccio possedesse un
cuore tanto tenero da renderlo il più dolce e probabilmente il più romantico
della sua casata.
Sì avete capito bene. Non
fatevi ingannare dai muscoli, dagli sguardi di sbieco o dal fatto che non si
separa mai dal suo fidato pugnale perché Andrè sarà anche uno spietato
assassino, ma è tenero come un gattino arruffato. E mi sono innamorata di lui
all’istante perché mi ha decisamente sorpreso e stupito.
Anche lui, come suo
fratello Henri, è stato una vittima indifesa delle nefandezze di suo padre. Al
contrario del fratello non è stato violentato barbaramente subendo violenze
carnali, ma è stato picchiato e maltrattato per anni, obbligato a guardare
quello che suo padre e i suoi amici depravati facevano a suo fratello senza
poter intervenire per aiutarlo. Il senso di colpa per non aver fatto niente per
proteggere chi amava lo tormenta da anni e lo ha trasformato nell’uomo che è
oggi.
Anche lui, come ognuno dei fratelli Lamaze, ha un ruolo fondamentale nella sua casata. Il suo compito è quello di addestrare “la merce” – le ragazze che diventeranno i fedeli soldatini della temibile regina Neela Sarapova. Il suo compito è quello di allenare le ragazze e farle diventare obbedienti macchine da guerra senza sentimenti pronte ad uccidere per non essere uccise. André non ha mai fallito nel suo lavoro e non si è mai tirato indietro se c’era da togliere la vita ad una ragazza indisciplinata, ma da quando al castello di Véres è arrivata Nadya Volkov qualcosa in lui è cambiato.
Era stato allora che avevo giurato che non sarei mai più stato indifeso. Avrei eretto un muro invalicabile intorno a me. Avrei parlato lo stretto necessario. Non avrei mai più permesso che facessero del male ai miei fratelli, a qualunque costo.E soprattutto, nessuno si sarebbe mai più avvicinato a me.
Anche lui, come ognuno dei fratelli Lamaze, ha un ruolo fondamentale nella sua casata. Il suo compito è quello di addestrare “la merce” – le ragazze che diventeranno i fedeli soldatini della temibile regina Neela Sarapova. Il suo compito è quello di allenare le ragazze e farle diventare obbedienti macchine da guerra senza sentimenti pronte ad uccidere per non essere uccise. André non ha mai fallito nel suo lavoro e non si è mai tirato indietro se c’era da togliere la vita ad una ragazza indisciplinata, ma da quando al castello di Véres è arrivata Nadya Volkov qualcosa in lui è cambiato.
Nadya è un piccolo uragano
dai capelli di fuoco e con gli occhi da cerbiatta, minuta come uno scricciolo e
coraggiosa come una tigre del Bengala. Una tigre che André deve addestrare
perché ha la stoffa e le capacità per diventare la nuova campionessa della
regina. Ma Nadya non si lascia dominare, al contrario, lo sfida apertamente e disubbidisce
ad ogni ordine che le viene impartito.
André dovrebbe semplicemente tagliarle la gola e ucciderla una volta per tutte.
André dovrebbe semplicemente tagliarle la gola e ucciderla una volta per tutte.
Ma non ci riesce.
Non lo può fare.
Qualcosa in Nadya lo incanta.
Qualcosa in Nadya lo
affascina.
Lei gli parla, si
avvicina, lo tocca. Lo sfida apertamente e continuamente, e sembra non aver
paura di lui. Nadya lo irrita e lo porta al limite di continuo, ma qualcosa di
lei lo attrae terribilmente.
Nadyia è furba, ha capito
che la sua unica carta per uscire viva dal castello dei Lamaze e tornare, così,
ad una vita che non le appartiene più, è far capitolare il biondino dagli occhi
di ghiaccio, ma non ha fatto i conti con la divorante attrazione che il più
piccolo dei tre fratelli risveglia in lei. E in brevissimo tempo quello che era
nato come un semplice piano per fuggire si trasforma in qualcosa di molto
diverso.
Si trasforma in un
sentimento vero, potente e totalizzante.
Nadyia non aveva fatto i
conti con le sue emozioni e su quello che Andrè riesce a risvegliare in lei. Un
sentimento talmente inteso che investe, entrambi, del tutto inaspettatamente.
Un sentimento decisamente proibito
perché se lui la ama lei muore.
“Per addestrarti” pur facendo parte della serie Blood Bonds esattamente come “Soffocami”, “Distruggimi” e “Uccidimi” è un romanzo molto diverso dai suoi predecessori. Se la storia tra Aleksandra e Henri era basata sulla sete di vendetta e su un odio talmente intenso da trasformarsi in una forma d’amore insana che sfociava nella co-dipendenza, quella che la Cilli ci narra tra queste pagine è una storia totalmente diversa.
Non volevo sentirmi così, maledizione, non volevo. Ma ormai quello che c’era tra me e Nadyia era inarrestabile. Io non riuscivo a stroncarlo. Cresceva nel silenzio, nella potenza dei nostri sguardi. Lo vedevo, lo percepivo divenire sempre più grande.Esigeva la mia resa.E gliel’avevo appena consegnata.
“Per addestrarti” pur facendo parte della serie Blood Bonds esattamente come “Soffocami”, “Distruggimi” e “Uccidimi” è un romanzo molto diverso dai suoi predecessori. Se la storia tra Aleksandra e Henri era basata sulla sete di vendetta e su un odio talmente intenso da trasformarsi in una forma d’amore insana che sfociava nella co-dipendenza, quella che la Cilli ci narra tra queste pagine è una storia totalmente diversa.
Qui non c’è odio, ma il suo esatto opposto.
Amore puro e semplice.
L’autrice lo ha detto fin
da principio che la seconda parte della serie sarebbe stata quella romantica e all’insegna
dell’amore, ma non fatevi ingannare e non commettete il madornale errore di
pensare che sia tutto cuori e fiori, perché non sarebbe proprio nello stile di
Chiara.
Quindi l’amore c’è, ma è sanguinoso, tormentato e soprattutto
proibito.
E vi garantisco che vi
farà male al cuore, il rapporto che i due protagonisti condividono è altamente
coinvolgente grazie alla capacità di Chiara di miscelare alla perfezione attimi
di pura dolcezza, che mi hanno fatto svolazzare stormi di farfalle impazzite
nello stomaco, con momenti in cui si denota in modo chiaro e lampante la
componente dark del romanzo, quella che ti colpisce in maniera brutale e devastante. Quella che ti fa
urlare per la disperazione.
Come ho già detto più su
André è partito svantaggiato perché nutrivo parecchio scetticismo su di lui, ma
pur rimanendo lo stesso André che abbiamo conosciuto nei romanzi precedenti, leggendo
il racconto dal suo punto di vista, possiamo conoscerlo a fondo e sbirciare
nella parte più profonda della sua anima oscura. È stato meraviglioso scoprire
che sotto la pelle solcata da profonde cicatrici, sotto i muscoli possenti e
delineati del petto c’è un cuore che soffre e che inizia, per la prima volta, a
battere come un pazzo per una donna lasciandolo totalmente spiazzato perché non
è abituato a provare certi sentimenti.
Andrè ha ventisette anni,
se non sbaglio, e non ha mai avuto alcuna esperienza amorosa. È un
ventisettenne con la stessa esperienza di un adolescente in fatto di donne e
non potete capire quanto è tenero vedere
mentre scende a patti con le sensazioni che Nadyia gli fa provare. Il
batticuore quando lei lo sfiora, l’istinto di protezione, nonché furia omicida,
che si scatena nel suo cuore quando
qualcuno vuole farle dal male e la sua incapacità di tenere le mani a posto
come un ragazzino in preda agli ormoni.
È adorabile. Semplicemente adorabile.
Anche Nadyia mi è piaciuta
da impazzire. È un eroina proprio com’era Aleksandra, ed è decisamente la sua
degna erede. Ammetto che forse mi piace
quasi di più di Alek, perché anche Nadyia è coraggiosa, forte e combattiva non si lascia affatto abbattere da quello che
le è successo. Non si fa piegare da Andrè e non si lascia sottomettere da lui,
ma al contrario, lo affronta a testa alta senza farsi dominare e cerca in tutti
i modi di potare a termine il suo piano. Ma oltre tutto ciò è anche fragile,
una giovane donna con le sue debolezze e le sue paure che non ha paura di mostrare
ad André. E soprattutto non ha paura di aprire il suo cuore quando si rende
conto di quello che prova per lui.
Mi ero ripromessa di non
entrare in “modalità disco rotto” con
questa recensione e non ripetere per l’ennesima volta le solite cose che dico
sempre quando mi trovo a scrivere il mio pensiero su uno dei libri di questa
autrice, ma mi è abbastanza difficile per non dire impossibile non farlo,
quindi abbiate pazienza e sopportatemi ancora per qualche minuto.
Questa volta la nostra Chiara Cilli si è davvero
superata, e so che la mia credibilità
inizia a vacillare perché lo dico sempre, ma ragazzi io non posso fare altro
che rimarcarlo ogni singola volta perché è la pura e semplice verità. Ogni
volta che termino un suo romanzo dentro di me penso: “È stata grandiosa, ha dato il massimo. La prossima volta non potrà fare
meglio di così e scrivere un libro migliore!”. E sistematicamente lei mi sorprende scrivendo un'altra storia epica e
straordinaria, il che è semplicemente grandioso e io l’adoro per questo!
Adoro il suo stile di
scrittura fluido e scorrevole che ti spinge a non staccarti da un suo scritto
fino a che non si è giunti all’ultima parola.
Adoro il modo in cui
riesce a rendere importante e straordinario ogni singolo personaggio, anche
quelli secondari che fanno delle brevi comparse (giuro che vorrei leggere un libro anche sul maggiordomo dei Lamaze!).
Adoro la sa capacità di
farmi provare delle emozioni che mi colpiscono con la forza di un pugno
poderoso nello stomaco e che mi confondono in modo delizioso facendo emergere,
con prepotenza, un lato oscuro che non sapevo di possedere. André e Nadyia mi
hanno riempito il cuore di amore con la loro storia e, al contempo, me lo hanno
anche spezzato in mille pezzi.
Un'altra cosa che ho adorato
è stato rivedere Armand – anche se ammetto che non l’ho ancora inquadrato del
tutto, e sono curiosa di conoscere la sua storia nella parte della serie
dedicata a lui. E i miei occhi si sono trasformati in cuoricini lampeggianti
quando ho letto le piccole parti che riguardavano Henri (Oh mio povero Henri. Vorrei tanto stringerti in un abbraccio coccoloso... anche se non credo che lo apprezzeresti molto!).
Potrei andare avanti per
ore a parlare di questo libro, ma credo che la mia recensione stia diventando
interminabile, e credo sia proprio il momento di concluderla e, quindi, le mie
ultime considerazioni sono per il finale. E che finale, ragazzi!
E' STATO EPICO!!! Non vi svelo niente a tal proposito, ma vi dico solo che è in pieno stile Cilli e quindi preparatevi perché morirete
nell’attesa del quinto capitolo.
Il mio voto:
Awwwww guarda quei graphic teaserrrrrrrrrrrrrr *___________* thank you so much for this awesome review!!! xxx ♥
RispondiEliminaPrego cara, anzi grazie a te per avermi inviato una copia di questo gioiellino!!!
EliminaSe ti piacciono ovviamente puoi condividerli senza problemi, ho adorato i petali di rosa e non ho potuto far altro che utilizzarli ♥