Titolo: Tutto
quello che siamo
Autrice: Federica
Bosco
Casa Editrice:
Mondadori – Chrysalide
Data di
Pubblicazione: 27 ottobre 2015
Pagine: 348
Trama:
Marina ha 19 anni e una vita non facile. Una
mamma che se n’è andata troppo presto, un padre padrone, il sogno di
frequentare l’Accademia di Belle Arti lasciato nel cassetto per evitare che il
fratellino venisse cresciuto dalla “matrigna”, e la scelta di andare a lavorare
per non gravare sul padre pronto a rinfacciarglielo. Si sente peggio di
Cenerentola: profondamente sola, incompresa e armata solo di una bella dose di
ironia, ma senza nessuna Fata madrina all’orizzonte che venga a salvarla.
L’amore è qualcosa a cui, ovviamente, non ha mai neanche pensato, e
comunque l’unico ragazzo che le interessa, spocchioso studente del terzo anno,
che vede tutte le mattine al bar dove lavora (giusto davanti all’Accademia,
tanto per farsi del male!) sembra non accorgersi di lei. Fino al giorno in cui
i loro sguardi si incrociano...
Chiunque vi dica che avere
diciannove anni sia una cosa fantastica è un imbecille.
E lo dice perché non si ricorda com’era avere
quell’età.
Non si ricorda come ci si sente a essere
costantemente arrabbiati, confusi e diversi.
Sbagliati, sfigati, soli e sempre con qualcosa
in meno rispetto agli altri.
No, non se lo ricorda perché dopo va anche
peggio.
Dopo ci sono gli impegni, le responsabilità, il
lavoro, la casa, la famiglia, persone di cui occuparsi...
Il tanto desiderato pacchetto completo del
“diventare adulti”.
Peccato che io una parte del pacchetto l’avessi
già ricevuta prima del tempo.
E senza nemmeno chiederla.
Alcuni di noi giungono a questo mondo a bordo
di carrozze dorate trainate da cavalli bianchi, atterrando delicatamente su una
morbida coperta di cashmere, e il loro cammino sarà per sempre disseminato di
profumati petali di rosa, altri invece ci arrivano trascinati da una
mareggiata, sbattuti dalle onde contro gli scogli, e raggiungono la riva
boccheggiando, coi capelli pieni di alghe e sabbia.
Devo specificare di quale gruppo facessi parte?
Prima di tutto voglio
ringraziare di cuore la Mondadori per avermi permesso di leggere questo romanzo
inviandomi l’e-book. Ho sempre sentito parlare molto bene di Federica Bosco, ma
non avevo mai letto niente scritto di suo pugno. So che è un autrice nota nel
panorama young adult italiano, ha scritto diversi romanzi appartenenti a generi
diversi e devo assolutamente procurarmi anche i suoi urban fantasy perché sono
certa che mi piaceranno da impazzire!
È abbastanza difficile per me
scrivere questa recensione, ho finito il romanzo qualche giorno fa e mi sono
presa qualche giorno per riflettere, ma ora sono qui e fisso la pagina bianca
di word senza sapere da dove iniziare per parlarvi di “Tutto quello che siamo”. Quindi ci provo, ma mi scuso se la mia recensione non sarà minimamente all’altezza del libro
della Bosco, perché sarebbe stato tutto molto più semplice se questo romanzo
fosse stato solo una semplice storia d’amore tutta cuori palpitanti e fiori, ma
in realtà questa storia è molto altro. La Bosco ci racconta la storia di
Marina. Una storia complicata, perché complicata e triste è la sua vita.
Marina, protagonista e voce
narrante, ha diciannove anni e la vita le ha già mostrato il suo lato peggiore,
sua madre è morta a causa di una grave malattia e l’ha abbandonata con un padre
padrone burbero, autoritario e prepotente – un uomo che un tempo era un papà
amorevole, ma che all’improvviso si è trasformato in una sorta di despota
crudele e preda di sbalzi d’umore. Come se non bastasse, dopo la morte della
moglie si è risposato con la matrigna crudele e snob che tratta Marina come se
fosse una piccola Cenerentola.
Vorrebbe tanto andarsene di
casa e scappare lontano, ma non può farlo. Non può lasciare Filippo, il suo
piccolo fratellino, che ha bisogno di lei e del suo affetto, della sua ironia e
dei mille racconti sulla mamma che li ha lasciati e di cui lui non ha alcun
ricordo.
È solo per lui se Mari non fa
le valige e molla tutto.
È solo per lui se ha riempito
un cassetto di sogni che non realizzerà mai.
È solo per lui se ha
rinunciato all’Accademia di Belle Arti per accontentarsi di lavori che non la
rendono davvero felice.
Marina vive davvero come Cenerentola,
certo, non è costretta a dormire in soffitta e non ci sono i topolini che l’aiutano
nelle faccende di casa e soprattutto non c’è la fata madrina che arriva con la
sua bacchetta magica e che le fa conoscere il principe azzurro, perché Marina
il suo principe azzurro lo ha già trovato, si chiama Cristopher – Christo – è brasiliano, porta lunghi capelli rasta ed è un
artista egocentrico e strambo, e tutte le mattine va nel bar dove lavora Mari e
si fa fare un cappuccino senza schiuma. Christo ha sempre innumerevoli stuoli
di donne che gli ronzano intorno, per questo quando sotto la tazza del caffè
Marina trova il suo numero di telefono scritto su un foglietto le sembra di
sognare. Forse, per una volta i suoi sogni si avverano e lei può essere felice
con il ragazzo per cui ha una cotta da sempre, ma Christo non è quello che si
era aspettata.
Marina non ha mai avuto
fortuna con gli uomini. Per colpa della sua famiglia che l’ha privata di
affetto ha un fortissimo bisogno d’amore e finisce sempre per affezionarsi
troppo ad uomini poco seri e decisamente stronzi che l’abbandonano subito dopo aver
ottenuto quello che desiderano.
E
io stessa, ogni volta che mi ero innamorata, avevo sofferto moltissimo.
Troppo, credo.
In maniera sproporzionata,
assurda, patetica.
Perché avevo imparato che
l’amore era una merce di scambio.
E se qualcuno era disposto
a darmi un po’ di attenzione, allora io ero disposta a dargli il mio cuore.
Così finiva che se un
ragazzo manifestava interesse per me, me lo facevo piacere anche se non era
esattamente il mio tipo. E quando mi lasciava (perché un giorno mi lasciava) la
vivevo come una vera tragedia.
Una tragedia assoluta.
L’amore vero, quello potente e
bruciante e che ti fa perdere la testa
arriva all’improvviso, e all’improvviso e prepotentemente entra nella sua vita
e la sconvolge interamente. L’amore vero passionale e tormentato non è sempre
bello e sereno ma fa anche soffrire, e ancora una volta Marina ne fa le spese
sulla sua pelle.
Il ragazzo giusto per lei lo
incontra all’improvviso, Nicholas – Nic – un writer con la passione dei murales
e dello skateboard entra nella sua vita e porta la luce e una ventata di colore
nel suo mondo in bianco e nero. Lei e Nic hanno un sacco di cose in comune: la
passione per l’arte, la perdita prematura della madre, matrigne e fratellastri
e padri che pretendono di comandarli a bacchetta. Nic sembra comprenderla come
non ha mai fatto nessun’altro e stare con lui sarebbe bellissimo, ma non posso
stare insieme perché la vita ha altri piani per loro…
«Sai
cosa mi ha colpito di te l’altro giorno al pronto soccorso?»
mi
chiese dopo un po’.
«No.»
«I tuoi occhi» disse.
«Sembrano
laghi pieni di tristezza e paura e ho avuto subito voglia di conoscerti.
Io
credo che chi ha sofferto allo stesso modo si riconosca tra la folla.»
Qui mi fermo, non vi dico più
nulla perché rischierei di fare spoiler e non posso proprio permetterlo.
“Tutto quello che siamo” è
un romanzo che mi ha preso dalla prima all’ultima pagina, l’ho iniziato la sera
prima di andare a letto e mi sono ritrovata rapidamente alle due di notte con ancora
il naso immerso nel kindle e proprio non volevo saperne di spegnere la luce e
dormire.
La storia scritta dalla Bosco
scorre veloce, soprattutto grazie al suo stile giovane e che è capace di
trascinare il lettore dentro alle pagine e nel mondo di Marina, con i suoi amici e le sue
mille avventure.
È impossibile non affezionarsi
a Mari ed entrare in sintonia con lei. Durante la lettura ho gioito assieme a
lei nei momenti felici, e ho sofferto con lei quando, nella sua famiglia le
cose diventano insostenibili e quando le si spezza il cuore per amore.
Non ho adorato solo la
protagonista, ho adorato Filippo, il suo piccolo angelo che è capace di
strapparle sorrisi anche nei momenti più duri.
Poi c’è Dario, il migliore
amico, in perenne conflitto con la madre e che passa il tempo a fare follie
solo perché nasconde un segreto che poi sgancia come un fulmine a ciel sereno
solo sul finale.
Poi ci sono i due maschietti
che conquistano il cuore di Mari. Tranquilli,
so che molti non apprezzano i triangoli amorosi, ma questa non è una storia di
tradimenti in stile lei, lui e l’altro quindi potete leggerla senza problemi.
Francamente non ho nutrito una
grande simpatia per Christo che mi ha, al contrario, irritata profondamente.
Ma cosa dire di Nic? Lui è il
vero principe azzurro di tutto il romanzo, quello che in sella al suo cavallo
bianco e con la scintillante armatura, o forse sarebbe più opportuno dire in
sella allo skateboard e con le mani impiastricciate di colore delle bombolette
spry, supporta Marina in ogni occasione e vi sfido a non fare il tifo per lui.
Questa non è una semplice
storia d’amore, ma è un romanzo che ci narra una storia di vita. Una storia di
vita triste e dura, una storia simile alla favola di Cenerentola. E come Cenerentola
anche Marina cerca il suo principe azzurro per vivere per sempre felice e
contenta!
Il Mio Voto:
*-* già mi ispirava semplicemente dalla trama...dopo la tua recensione non posso far altro che inserirlo in WL :)
RispondiEliminaCiao Valeria, a me è piaciuto tantissimo, spero che piaccia anche a te ;)
EliminaM'ispira un sacco!!
RispondiEliminaE' carinissimo! Poi lo stile della Bosco è favoloso!
EliminaWow! Ti ha preso proprio tanto. Bene non vedo l'ora di continuare la lettura *-*
RispondiEliminaBellissima recensione. ❤
RispondiEliminaNon ho ancora letto questo libro nonostante sia nella mia infinita lista dei libri da leggere, ma posso capire e trovarmi d'accordo su quello che dici. ❤
Ho letto l'ultimo libro di Federica Bosco "Ci vediamo un giorno di questi" e l'ho trovato meraviglioso. ❤
Difficile riuscire a esprimere tutte le emozioni che mi ha lasciato, la sua scrittura e dolce, profonda, ironia e a tratti commovente. ❤
Io credo che sia una delle più brave autrici Italiane. ❤
Frency mi hai incuriosita non poco con questa tua recensione, e con gli estratti che hai scelto che ho trovato molto profondi. ❤
Marina nonostante la sua giovane età, ha già dovuto affrontare delle situazioni molto più grandi di lei, ma sono sicura che la sua fragilità, sarà la sua forza. ❤
Oh io sono già innamorata di Nic. ❤
Mi piace un sacco la copertina, un abbraccio vero, sincero!!
Spero di leggerlo al più presto. ❤
Ciao Eysa, devo ammettere che a distanza di anni ricordo molto poco di questo libro, però mi era piaciuto tanto dovrei proprio rispolverarlo e vedere se provo ancora le stesse cose durante la lettura.
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