martedì 8 agosto 2017

RECENSIONE: OGNI BATTITO DEL CUORE - GINGER SCOTT

Titolo: Ogni battito del cuore

Serie: Falling#1

Autrice: Ginger Scott

Casa Editrice: Newton Compton

Data di pubblicazione 20 luglio 2017

Pagine: 288

TRAMA:

Prima ho dovuto ricordare come si respira. Poi ho dovuto imparare a sopravvivere. Sono passati due anni, tre mesi e sedici giorni dalla Rowe Stanton di un tempo, da quando la tragedia mi ha rubato la giovinezza e il cuore. Quando sono partita per il college, ho messo mille miglia tra il mio futuro e il mio passato. Ho fatto una scelta: riattraversare il confine, per stare con i vivi. Ma proprio non sapevo da dove cominciare.
E poi ho incontrato Nate Preeter.
Un giocatore di baseball nella All-America, che non avrebbe dovuto neppure accorgersi di un fantasma come me. Ma l'ha fatto. Non avrebbe dovuto chiedere il mio nome. Ma l'ha fatto. E quando ha scoperto il mio segreto e ha visto le cicatrici che aveva lasciato, sarebbe dovuto scappare. Ma non l'ha fatto.
Il mio cuore era morto, e non sarei mai dovuta appartenere a nessuno. Ma Nate Preeter mi ha fatto ricominciare a provare qualcosa, e mi ha fatto desiderare di essere sua. Mi ha mostrato tutto ciò che mi stavo perdendo. E poi mi ha mostrato come si cade.
 

Cosa Penso:

Ogni battito del cuore” – primo capitolo della serie Falling – di Ginger Scott lo avevo adocchiato diverso tempo fa, e appena ho visto l’anteprima l’ho immediatamente aggiunto alla mia lista dei desideri.
La storia che ci narra l’autrice è quella di Rowe Staton e Nate Preeter.
Rowe Stanton era al liceo quando ha perso ogni cosa. Una terribile tragedia le ha strappato gli anni più belli della sua vita e le ha spezzato irrimediabilmente il cuore. Per due anni Rowe ha messo in stand-by tutto il suo mondo, privandosi di una vita normale, troppo spaventata anche solo per uscire di casa e andare a scuola. Da due anni studia al sicuro delle sue quattro mura domestiche come privatista, ma ora il liceo è finito e il college sta per iniziare e se vuole costruirsi un futuro sa bene che deve ricominciare a vivere e riprendere in mano le redini della sua vita.
Con enorme sorpresa per i suoi genitori, sceglie un college lontano parecchiE miglia da casa, anche se è terrorizzata perché stare in mezzo alla gente le scatena attacchi di panico improvvisi e non è brava nei rapporti sociali, sa bene che l’unico modo per ricominciare a vivere è mettere più distanza possibile dal luogo in cui tutta ha avuto inizio.
Nonostante la paura che non l’abbandona mia e gli incubi che infestano le sue notti, il college si rivela essere il posto adatto a lei, il luogo in cui poco alla volta le tenebre lasciano spazio alla luce e dove grazie all’aiuto di nuove amicizie trova il coraggio di lasciare andare il passato.
Cass e Paige e Ty sono figure splendide e importanti per il suo processo verso la guarigione, ma è soprattutto Nate Preeter che con una dolcezza e pazienza infinite rimette insieme i pezzetti del suo cuore per farlo tornare a battere più forte di prima.
 Gli amici aiutano a guarire. Ma Nate è più forte di quello. E lui sta riportando in vita parti di me che pensavo fossero morte definitivamente.
Ogni battito del cuore” è un new adult e sport romance, e se mi seguite da un pò sono certa che saprete quanto adori questo genere di storie, le amo talmente tanto che difficilmente so resistere da acquistare questo genere di romanzi, mi basta una trama accattivante e qualche recensione positiva per convincermi a cliccare sul tastino giallo “acquista con un click”  di amazon e tuffare il naso tra le pagine. E anche questa volta è andata proprio così.

Come molti libri di questo genere troviamo tra le pagine tutti i cliché più tipici:
-         Ambientazione collegiale? C’è!
-         Dramma che rende la vita della protagonista impossibile? C’è!
-         Incantevole protagonista maschile che con un solo sorriso riesce a  scacciare le ombre nella vita della protagonista? Ovviamente c’è!
Se quindi siete stufi d storie che rispecchiano il solito schema non so se questo romanzo
possa essere adatto a voi. Onestamente mi c’è voluto un po’ per entrare in sintonia con la
storia, alcuni elementi mi sono piaciuti e altri meno.
Partiamo subito con le cose che non mi hanno fatto impazzire.
Ho trovato l’inizio del romanzo un po’ zoppicante, non so bene come spiegare quello che ho provato, ma ci ho messo un po’ per entrare in sintonia con lo storia, non so se per colpa dello stile dell’autrice, che in alcuni punti e molto fluido e in altri più lento, quasi un po’ noioso, ma anche l’editing ben lontano dalla perfezione, sicuramente non ha agevolato.
La storia sarebbe decisamente toccante e profonda se fosse stata tratta con maggiore intensità e mi avrebbe, senza alcun dubbio, emozionata maggiormente. Ma la tragedia che ha coinvolto la protagonista  viene trattata dalla Scott con un po’ troppo distacco e questo ha sicuramente influito sulle emozioni.  Non è uno di quei romanzi che mi ha scavato una voragine nel petto emozionandomi profondamente, anche se ammetto che i presupposti per farlo c’erano tutti, ma l’autrice, per i motivi sopra elencati, non è riuscita a fare breccia nel mio cuore.
Altra cosa che non mi ha fatto impazzire è il cambiamento della protagonista. L’ho trovato un po’ troppo repentino e risulta essere poco credibile e molto finto. La Rowe che ci viene presentata all’inizio è una ragazza con un passato problematico che le ha causato parecchi disagi, soprattutto a livello sociale. Dice di non sapersi approcciare con gli altri e di avere paura a stare in pubblico e proprio per questa ragione gli ultimi due anni del liceo li ha passati chiusi in casa,  troppo spaventata dall’idea di uscire e doversi approcciare alle persone e poi, improvvisamente, quando arriva al college si apre e si lascia andare. Nel giro di pochissime pagine troviamo una protagonista, che si è un po’ timorosa, ma è spigliata, simpatica e scherzosa. E per quanto mi sia piaciuta, perché ammetto che i suoi dialoghi e i siparietti con Nate mi hanno fatto ridere e riempito il cuore di gioia, l’ho trovata poco adatta al contesto. 

Sicuramente tra gli elementi positivi del libro c’è da dire che una volta superato l’inizio un po’ noioso è una lettura che fila liscia e senza intoppi.
Uno degli elementi più degni di nota è sicuramente il protagonista maschile: Nate Preeter è uno sportivo, un giocatore di baseball nella squadra del college. È indubbiamente affascinante e basta un suo sorriso per far capitolare ogni femmina della scuola, ma nonostante un breve periodo in cui si è comportato da sciupa femmine, lui decisamente  è più il tipo da storia serie.  Il genere di ragazzo che vuole impegnarsi e trovare l’anima gemella.
La prima volta che vede Rowe per i corridoi del dormitorio se ne innamora quasi all’istante e capisce che deve essere sua. Ed è proprio a questo punto del romanzo che con ostinazione, ma anche con infinita dolcezza e pazienza, la corteggia fino a farla capitolare.
Nate è la sfida che ho sempre voluto, e mi piace più di quanto avessi pensato. Mi piace più di quanto dovrebbe. E a una piccola parte di me tutto ciò sta bene.
Altra cosa positiva sono sicuramente i dialoghi, estremamente divertenti e appassionanti e i siparietti comici tra i protagonisti. Mi hanno fatto sorridere in più occasioni.

Onestamente ho pensato a lungo che voto dare al romanzo e sicuramente non è un romanzo perfetto, ma resta una lettura piacevole che anche se non emoziona profondamente sa comunque come far svagare facendo divertire e potrebbe essere la lettura ideale da portare in spiaggia sotto l’ombrellone, quindi tre stelline, anche se un pò stiracchiate e non piene piene se le merita.
Il mio voto:

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