Titolo:
Dove tutto finisce
Serie:
Road to Nowhere
Autrice:
M. Robinson
Casa
Editrice: Quixote
Data
di pubblicazione:
Pagine:
TRAMA:
Cenere
alla cenere, polvere alla polvere, e tutta quella merda lì.
Avevo ucciso.
Avevo sacrificato.
Colpevoli e innocenti.
Conoscevo il sangue e conoscevo la violenza. Ma
non avrei mai immaginato che avrei conosciuto l’amore. Mia Ryder era una donna
da amare.
Da venerare.
Da reclamare.
Da ora e per sempre, ogni singolo giorno.
Se c’era qualcuno per cui andare all’inferno e
tornare, era lei. Anche se significava andare in guerra contro… mio fratello.
Cosa
Penso:
Era l’effetto
farfalla. A ogni azione corrispondeva una reazione. Una volta che qualcosa
cambiava, non potevi fermare la serie di eventi innescati. Una singola
decisione poteva essere una calamita per il caos. Un minuscolo secondo. Un
momento per alterare una vita. Per mettere in moto le cose.
“Dove
tutto finisce” è il secondo e ultimo capitolo della duologia Road to Nowhere di M. Robinson ed è
stata una lettura intensa, angosciante e meravigliosa.
Come
vi ho detto nella recensione di “Strada verso il nulla” (click sul titolo per leggerla) ho scoperto
tardi sia l’autrice che questa serie e ho letto i suoi libri al contrario
rispetto all’ordine di uscita. Iniziando dall’ultimo pubblicato in Italia; “Lost Boy” (Click sul titolo per la mia
recensione). Anche se “Lost Boy” è uno stand alone è strettamente legato a
questa serie, in modo particolare a questo romanzo perché a dividere la scena
con i due protagonisti, che abbiamo già
conosciuto nel libro precedente, c’è anche Noah Jameson, il fratello minore di
Creed e protagonista di “Lost Boy”, per questo motivo è
fortemente consigliato rispettare l’ordine di pubblicazione perché altrimenti,
facendo come ho fatto io, vi rovinereste
la lettura. Ma anche se mi sono spoilerata la fine “Dove tutto finisce” è
stata una lettura meravigliosa e l’ho amato un sacco!
È
molto difficile parlarvi di questo libro senza fare spoiler e senza svelare
dettagli che possano rovinare la lettura, per questo motivo vi darò le
informazioni con il contagocce sperando che questa mia recensione non sia troppo
criptica e incomprensibile.
“Dove
tutto finisce” inizia esattamente da dove si era interrotto “Strada
verso il nulla” con il suo cliffangher pazzesco e l’intera storia ruota
attorno a quell’evento che ha portato caos e scompiglio nella vita dei nostri
protagonisti.
Sulla
trama non vi dirò molto di più, ma mi
concentrerò soprattutto su Mia e Creed, che nello scorso romanzo abbiamo visti
cambiare, crescere e maturare con il passare degli anni e ora, tra queste
pagine, entriamo nel vivo della loro travagliata storia d’amore, che si
intreccia profondamente con la vita di Noah che incasina la relazione tra i
nostri protagonisti. Infatti quella che troviamo
tra queste pagine è una storia d’amore complicata che regala al lettore una
buona dose di acidità di stomaco, facendolo soffrire da morire. Perché l’amore
che condividono Mia e Creed è uno di quei sentimenti potenti e totalizzanti, un
amore che dovrebbe durare per l’eternità, ma che purtroppo viene messo a dura
prova da un destino crudele che si diverte ad incasinare le loro esistenze.
Una terribile tragedia si abbatte su Mia portando scompiglio e distruzione,
come solo un tornado sa fare, e lei ora ha bisogno di una pausa per rimettere
insieme i cocci del suo cuore infranto e lì, accanto a lei, non c’è Creed, ma
Noah che è l’unica persona al mondo che può capire cosa la ragazza sta
passando, perché lui prova le stesse identiche cose...