lunedì 2 settembre 2019

RECENSIONE IN ANTEPRIMA: LOST BOY - M. ROBINSON



 Titolo: Lost Boy

Autore: M. Robinson 

Casa Editrice: Quixote Edizioni

Data D’uscita: 1 Settembre 2019

Pagine: 501

TRAMA:
In un mondo in cui non avevo nessuna voce in capitolo, la violenza era diventata il mio rifugio, e tutto il resto non aveva importanza.
Neanche la mia vita.
Prima di lei.
Skyler Bell.
Tutto ha avuto inizio la prima volta che ho sentito quella voce.
Mi ha donato la speranza di un domani.
Il mio primo amore era un concentrato di tutto.
Vorace.
Folle.
Per l'eternità.
Mio.
Solo che non avrei mai immaginato che esistessero dei segreti che dovevano essere condivisi.
Bugie che dovevano essere confessate.
Verità che dovevano essere svelate.
Demoni che dovevano restare sepolti.
Quando ho capito che l'aggressività, il desiderio, la tristezza e il rimpianto nei suoi occhi rispecchiavano i miei stessi sentimenti, è stato troppo tardi.
L'amore non è arrivato da me sotto forma di tormento, ma come tutto ciò che avevo sempre desiderato.
Allontanarmi non era possibile, eppure era l'unica scelta che avevo.
Avevo finalmente scoperto il prezzo dell'amore e mi era costato...
L'anima. 

Cosa Penso:

Prima di iniziare la recensione di “Lost Boy” di Monica Robinson devo fare una piccola premessa. Questo romanzo è uno stand alone, ciò significa che non fa parte di una serie, tuttavia possiamo definirlo come un companion della duologia Road to Nowhere, per cui sarebbe consigliato, per non perdersi nessun elemento importante della storia, leggere prima la serie precedente dell’autrice. Io personalmente non l’ho letta, è una duologia che avevo completamente ignorato quando era uscita e che non mi intrigava un granché. Ho scoperto solo a lettura finita di “Lost Boy” che questo romanzo ne era in qualche modo collegato. Credo che sia superfluo dire che ho già recuperato i libri precedenti e che mi metterò a leggerli in brevissimo tempo, ma se vi state chiedendo se la storia è comunque comprensibile senza aver letto gli altri, la mia risposta è sì, ma credo che sarebbe meglio seguire l’ordine dell’autrice. 
Bene, ora che ho fatto la mia premessa posso partire con la recensione di “Lost Boy”, anche se parlarvi di questo romanzo è dannatamente difficile e complicato perché quella che ci narra la Robinson è una storia che ha la capacità di annientare il lettore. Almeno io mi sono sentita così per tutta la durata della lettura: completamente annientata. 

Attraverso il pov alternato dei due protagonisti ci vengono presentati Noah Jameson e Skyler Bell. Li conosciamo che sono solo due bambini di undici anni e vediamo l’evolvere della loro relazione fino a quando ne hanno quasi trenta, ma la loro non è una storia romantica tutta cuori e arcobaleni, ma al contrario è una di quelle love story fatta di alti e bassi, di tira e molla continui, di cuori spezzati e ricuciti, di passione travolgente e dolore lancinante. In parole povere quella che ci narra l’autrice è una love story colma di ansgt e tormento e molto probabilmente vi porterà sulle montagne russe più alte del mondo, facendovi di certo fare un giro meraviglioso, ma che vi lascerà per interminabili istanti appesi ad un filo sottilissimo, con il fiato sospeso e il cuore in gola.

Noah Jameson è cresciuto in un mondo violento e corrotto, un mondo fatto di insane perversioni non adatte un bambino. Per questo è cresciuto molto più in fretta rispetto ai suoi coetanei. 
Confesso che all’inizio della lettura mi sembrava tutto talmente irreale e assurdo che stavo quasi per mollare il romanzo, perché mi sembrava una sorta di forzatura. Troppo eccessivo ciò che l’autrice raccontava di quello che era solo un bambino dodici anni, ma continuando mi sono resa conto che il tutto era perfettamente coerente con la storia e alla fine non mi sono stupita più di tanto.
Il padre di Noah è il presidente degli Evil Reject, un motor club dove l’illegalità regna sovrana, e fin da quando era in fasce Noah è stato plasmato e cresciuto per fare parte di quel mondo marcio. 
Un modo brutale, dove sangue e distruzione hanno sempre fatto parte della sua vita.
La violenza è tutto ciò che conosce. 
La sua mamma è l’unica che cerca di essere un punto di riferimento sano, ma quando lei smette di esserci per lui, la sua intera esistenza viene sommersa dalla rabbia che genera altri violenza e sangue. Combatti o muori è il suo motto, e Noah è un lottatore professionista anche quando si tratta di combattere contro se stesso. 
L’unica persona al mondo che riesce ad infondergli calma, pace e tranquillità è una bambina che ha la sua stessa età: Skyler Bell.  
Lei era la ventata di aria fresca che aspettavo, che mi stava strappando dalle sabbie mobili in cui ero rapidamente sprofondato sin da quando ero nato. Il mio mondo, all’improvviso, sembrava più luminoso. Aveva in consapevolmente allontanato l’oscur
ità, è una grossa parte di me sapeva che era così.
Una bambina che come lui ha gli occhi tristi e lo sguardo perduto e che diventa il suo punto di riferimento per gli anni a venire.   
Proprio come quello di Noah anche il futuro di Skyler è già pianificato e stabilito, lei da grande sarà una stella, quella più luminosa di Hollywood. 
Fin da quando era piccolissima, Sky sapeva che avrebbe fatto l’attrice, che avrebbe brillato nella walk of fame. Questo è il suo sogno da sempre e da sempre si fa in quattro per realizzarlo, per questo Sky non vive una vita normale: niente scuola, niente amici, ma solo un manager che le presenta le persone giuste e che la porta alle giuste serate. È solo una bambina quando diventa una pedina nel mondo lucente e patinato dello starsytem.
Skyler era veramente due persone diverse. Una era per me, di cui possedevo il suo cuore. E l’altra per la sua carriera, che possedeva il suo corpo.
Quando tutto ciò che gli altri volevano davvero era…
La.sua. Anima.
 Accecata dalla fama e dai soldi facili, Skyler rapidamente non è più se stessa, ma un attrice fatta e finita che recita un ruolo anche nella vita vera, ma non tutto è una finzione, perché c’è un posto nel mondo in cui lei si sente a casa, in cui non recita una parte. E quel posto è tra le braccia di un ragazzo ribelle e tatuato. Quel ragazzo che ha conosciuto quando era solo una bambina, che è diventato il suo migliore amico, la sua unica distrazione; Noah Jameson, il suo Rebel come lo ha sopranominato. 
«La mia carriera ha sempre avuto il primo posto, ed è il solo modo che conosco per vivere. Tutto quello che ho sempre desiderato, è stato cantare recitare, ma quando sono insieme a te… Quando stiamo insieme… Mi rendo conto delle cose che mi sto perdendo. Tu metti in discussione tutto ciò per cui ho lavorato sodo. Ogni cosa che ho sacrificato a cui ho rinunciato per arrivare dove sono ora. Mi sta scombussolando. Tu mi stai scombussolando»
Noah&Skyler
Skyler&Noah
Apparentemente l’unica cosa che hanno in comune è il giorno del loro compleanno, ma in realtà nonostante i loro mondi siano agli antipodi, sono molto più simili di quello che si potrebbe pensare e le loro anime lo capiscono immediatamente, fin dal loro primissimo incontro. 
Loro sono entrambi ragazzi perduti.
Spezzai.
Corrotti dal sistema.
Il rapporto che instaurano è davvero speciale, cresce anno dopo anno, incontro dopo incontro e i sentimenti che provano l’uno per l’altra diventano sempre più forti, crescendo in maniera dirompente. Il loro amore diventa rapidamente intenso e travolgente e potrebbe essere l’unica cosa in grado di salvare la loro vita alla deriva. Ma in realtà il loro amore genera solo dolore e distruzione. Sono tossici l’uno per l’altra: si feriscono, si spezzano ripetutamente il cuore in un loop senza fine, che tormenta loro e lascia senza fiato il lettore, che per tutta la durata del romanzo tifa per loro senza mai perdere la speranza, anche quando sembra che per loro non ci sia più alcuna possibilità per un per sempre felici e contenti.

Lost Boy”per me è stata una scoperta. Quando la casa editrice mi ha proposto la lettura non sapevo bene cosa aspettarmi, sapevo solo che la trama mi intrigava, non mi sono documentata sul web e appena mi è arrivato il libro sul kindle l’ho, semplicemente, iniziato, senza sapere a cosa sarei andata incontro e mai mi sarei aspettata una storia come quella che si nasconde tra queste pagine. Perché questo è un romanzo che si guadagna di diritto un posticino nella top ten dell’anno, l’autrice mi ha conquistata anima e corpo; mi ha fatto innamorare perdutamente di Noah, un ragazzaccio ribelle che non è il classico bad boy che siamo soliti incontrare nei romance, perché lui cattivo lo è per davvero, plasmato e cresciuto in un mondo marcio che ha intossicato la sua intera esistenza. E mi ha fatto innamorare di Skyler e della sua storia, che conosciamo attraverso numerosi flash back, e devo ammettere che mi ha spezzato totalmente il cuore. 
La storia che racconta l’autrice è una storia colma di violenza, quella brutale tipica degli ambienti dove la legalità non è minimamente considerata, ma tra queste pagine c’è anche un altro tipo di violenza, di cui non vi ho parlato nella mia recensione, perché non volevo rovinarvi i colpi di scena, ma sappiate che qui si trattano temi molto attuali legati ad un mondo marcio esattamente come quello dei motor club che frequenta Noah.

Questo libro è stato etichettato come Dark romance anche se è molto diverso dai dark che ho letto nella mia breve esperienza con questo genere, ma tra queste pagine c’è sicuramente tanta violenza, c’è sangue che scorre a fiumi, e situazioni che potrebbero urtare la sensibilità dei lettori più fragili, ma l’amore che condividono i due protagonisti è puro, passionale e meraviglioso anche se altamente distruttivo. E io ho amato ogni cosa.
Monica Robinson per me è stata una vera scoperta, questo è il primo libro che leggo scritto da lei e mi ha fatto un impressione così positiva che di sicuro recupererò tutti i suoi scritti e sicuramente leggerò qualsiasi cosa verrà pubblicata in futuro che porti il suo nome in copertina, perché mi ha totalmente conquistata con una storia scorrevole e incalzante che inchioda alle pagine e non lascia scampo fino a quando non si è giunti alla parola fine. E  anche quando si è terminata la lettura se ne vorrebbe ancora, perché non si vorrebbero lasciare Sky e Noah che rubano un grosso pezzo di cuore al lettore e perché le emozioni che questa autrice genera con la sua penna danno dipendenza. 
Adoro gli autori che sanno far provare sensazioni forti e la Robinson sembra davvero fenomenale in questo, perché “Lost Boy” è un romanzo così tanto pieno di Angst che mi ha fatto provare emozioni intense, potenti e travolgenti. Sono riuscita a provare sulla mia pelle tutte le sensazioni dei personaggi e anche se è stato, in molte occasioni, doloroso è stato comunque bellissimo poter sentire e vivere l’amore che Noah e Skyler provano l’uno per l’altra. Ed è ancora con le loro emozioni che mi danzano sulla pelle che ho scritto la mia recensione; l’ho scritta a caldo, di getto a lettura terminata da un ora soltanto e onestamente non so se questa mio pensiero ha un senso o se solo un ammasso di parole sconclusionate, ma per non sbagliare ve lo dico con lettere maiuscole e urlanti: LEGGETE QUESTO LIBRO, LO AMERETE!
Il mio voto:



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