lunedì 18 gennaio 2021

RECENSIONE: PAPARAZZI - ERIKA VANZIN


Titolo: Paparazzi
 
Serie: Roadies#2
 
Autrice: Erika Vamzin
 
Casa Editrice:  Self Publishing
 
Data di pubblicazione: 20/12/2020
 
TRAMA:
 Iris ha ventitré anni e vive a Manhattan in un appartamento microscopico che divide con il suo gatto, Dexter. Fin da adolescente la vita le ha riservato brutte sorprese e, col passare degli anni, trovare un lavoro decente con una buona paga, senza una laurea, diventa sempre più difficile. Iris non si arrende, segue le lezioni all’università senza essere iscritta, si inventa diversi modi per guadagnare e decide di sfruttare la sua passione per la fotografia per fare un lavoro che paga un po’ più degli altri: il paparazzo.
Mentre da un lato detesta farlo perché va contro la sua morale, dall’altro è il lavoro che paga meglio tra tutti, soprattutto se è disposta giocare sul filo dell’illegalità per scattare le foto.
Thomas problemi di compensi non ne ha. Dopo che la sua carriera è decollata, i soldi piovono nelle sue tasche in quantità tale da non riuscire a spenderli. Ma la vita da Rockstar, tra feste, tour e riviste patinate, non può cancellare il senso di colpa di non essere riuscito ad aiutare le uniche persone che gli sono rimaste vicine. Schiacciato dai ricordi del suo passato, non si tira indietro quando c’è da usare i suoi soldi per aiutare le persone che ne hanno bisogno.
C’è una cosa, però, che Thomas detesta quasi quanto suoi errori di adolescente: coloro che gettano fango sulle altre persone per farsi strada nella vita, come i giornali di gossip e i paparazzi.
Thomas vorrebbe poter salvare tutte le persone che ama usando i suoi soldi, Iris si accontenta di riuscire a non indebitarsi troppo.
Lui vive da solo in un appartamento con cinque stanze da letto, lei divide l’unico vano, che serve da cucina e camera, con il suo gatto.
Thomas odia i paparazzi, Iris lo fa di lavoro.
Iris e Thomas vivono agli estremi opposti della scala sociale di Manhattan ma frequentano gli stessi ambienti e le gli stessi eventi: il batterista dei Jailbirds dal lato scintillante e patinato delle transenne, il paparazzo da dietro l’obiettivo rubando scatti della vita privata delle celebrità.
“Paparazzi” è il secondo libro della Roadies Series ed è autoconclusivo. Può essere letto anche senza aver letto Backstage, ma all’interno ci sono alcuni spoiler sul primo libro.                 
 Cosa Penso:
 

Dopo aver letto il primo capitolo della serie Roadies di Erika Vanzin; “Backstage” (Click sul titolo per la mia recensione), non potevo proprio non leggere il secondo romanzo; “Paparazzi”.
Ho letto i due libri uno dietro l’altro, divorandoli letteralmente e, infatti, ho faticato non poco a lasciarmi alle spalle i Jailbird e passare ad una nuova lettura, per giorni sono stata immersa nel mondo dipinto dalla Vanzin e ora sono curiosissima di conoscere meglio tutti i membri del gruppo, soprattutto Micheal mi incuriosisce moltissimo. 
 
Protagonisti e voci narranti di questo secondo romanzo della serie sono Thomas, il batterista del gruppo, e Iris, la new entry di questo nuovo capitolo. 
Iris è da sempre un amante della musica, così tanto appassionata da gestire un music-blog, dove condivide con il pubblico la sua grande passione, ma lei per sbarcare il lunario e campare in una città come New York City fa un mestiere che disprezza con tutta se stessa, ma che è talmente ben pagato da permetterle di vivere in una città costosa come la Grande Mela.
Lei è un paparazzo. 
E la sua storia con Thomas, il batterista dei jailbird ha inizio proprio durante un servizio di lavoro: Iris cade da una scala anti-incedio di un palazzo e finisce dritta tra le braccia del batterista del gruppo rock più in voga del momento, ovvero il ragazzo per cui ha una cotta segreta da sempre e nonché quello di cui aveva i poster in camera quando era una ragazzina. 
Iris riesce a gestire bene l’emozione di trovarsi il suo grande idolo davanti e anche se è una super fan dei Jailbird con lui si comporta normalmente, non come se avesse davanti una star. Non si comporta come un oca giuliva, non fa la svenevole, non fa di tutto per attirare la sua attenzione e, soprattutto, non gli chiede nulla del frontman del gruppo; di Damien. 
Un incontro del tutto casuale, il loro, dove Iris finge di non essere caduta tra le braccia della sua rockstar preferita e dove Thomas cerca di abbordare una ragazza, che per la prima volta, non ci sta. E questa è una novità assoluta per lui, abituato a ragazze senza pudore, che gli si gettano addosso senza vergogna e disposte a vendere un rene per poter passare una notte di passione con lui. 
Iris è una ventata di aria fresca e per quanto lui vorrebbe approfondire la conoscenza, lei sembra sfuggente e se ne va senza lasciargli il suo numero di telefono. Mossa, questa, che la rende ancora più interessante agli occhi del bel batterista, che mette in atto una caccia alla ragazza degna di uno stalker, con tanto di pedinamenti per cercare di conquistarla. 
Gli incontri tra di loro diventano sempre più frequenti e tra scambi di battute, prese in giro bonarie è sempre più evidente che l’attrazione tra di loro è forte e cresce incontrollata, inoltre insieme sono semplicemente perfetti, ma c’è un problema:Thomas detesta i paparazzi e Iris non gli ha mai detto che mestiere fa, tutto ciò complica le cose. 
Come reagirà Thomas quando scoprirà la verità?  Riuscirà a perdonarla per la piccola omissione? 

Paparazzi” mi è piaciuto tantissimo, tanto quanto “Backstage” e se dovessi scegliere quale dei due romanzi della serie mi sia piaciuto di più non potrei mai fare una scelta, perché li ho adorati entrambi, anche se sono due storie abbastanza diverse. 
In “Backstage” assistiamo alla nascita della love story tra Damien e Lilly che nasce e cresce durante il tour, tra quelle pagine si respira l’aria dei concerti, l’ansia prima di salire sul palco, gli spostamenti nei tour bus. Insomma si vive a tutti gli effetti la vita delle rockstar.
In “Paparazzi”, invece, lasciamo la vita frenetica della torunee e vediamo la band in un momento di calma, i ragazzi hanno appena inciso un nuovo disco e stanno aspettando di promuoverlo ed è stato davvero piacevole, perché per la prima volta un autrice ci mostra una band rock al di fuori del suo elemento naturale, lontano dai palcoscenici, dai palazzetti e dalle sale di registrazione ed è stato super interessante vedere che la vita dei jailbird non è solo sesso droga e rock and roll. 
Ma la vita di un rocker è anche quella di un batterista che cerca disperatamente di conquistare la ragazza da cui è incredibilmente attratto.
 
I personaggi mi sono piaciuti tantissimo e non credevo che Thomas potesse conquistarmi

proprio come ha fatto Damien e invece mi sono dovuta ricredere. 
Thomas è un personaggio eccezionale e mi ha conquistata. Come tutti i Jailbird ha un passato complicato, fatto di sofferenza e dolore. 
In passato ha commesso moltissimi errori, soprattutto quando era molto giovane e quegli errori gli sono costati cari, hanno segnato irrimediabilmente il suo futuro, gli hanno fatto perdere tutte le persone care e, infatti, Thomas non ha più una famiglia, la sola che gli è rimasta sono i suoi amici, i membri della sua band, che lui ama profondamente.
Per colpa delle sofferenze passate, ha arginato il suo cuore dietro una spessa barriera di filo spinato e non lascia avvicinare nessuno, ma quando la ragazza giusta gli cade – letteralmente – tra le braccia lui non più fare finta di nulla, perché Iris gli fa provare sensazioni nuove che non ha mai provato prima. Con lei desidera instaurare un rapporto profondo, ma questo vuol dire affrontare le sue paure e svelare alcuni segreti, che non ha mai condiviso con nessuno, se non i membri del suo gruppo. E per la prima volta deve trovare la forza e il coraggio di lasciar entrare una donna nel suo cuore.
Thomas ha paura ad aprirsi, perché lui non è solo una rockstar, il classico animale da palcoscenico tutto sorrisi sfrontati e strappa mutande, ma è anche un ragazzo sensibile, terribilmente dolce che ha il timore di soffrire nuovamente e non è affatto facile aprire il proprio cuore a qualcuno. 
Ho sempre cercato solo sesso dalle donne, ma Iris mi ha regalato tutto un altro mondo che non riesco a dimenticare. Perché per quanto non voglia pensarci, per quanto continui a ripetermi che per me una storia seria non ci sarà mai, le ore che ho passato abbracciato a lei, dormendo al suo fianco tutta la notte, sono state le più felici da moltissimo tempo.

Anche Iris mi è piaciuta tantissimo, ho adorato il modo in cui tiene testa a Thomas, anche se ogni volta che se lo trova davanti e la ginocchia le tremano, trasformandosi in gelatina, con il cuore che le sfarfalla nel petto, del resto Thomas è il suo idolo di quando era solo una ragazzina, ma riesce a mantenere con lui un certo distacco, per lo meno in un primo momento e in questo modo si rende del tutto irresistibile agli occhi di lui, che fa di tutto per farla capitolare. 
Iris nasconde a Thomas la verità sul suo mestiere, e tesse una fitta rete di bugie riguardanti la sua professione che non possono che rivoltasi contro di lei, se non gestisce bene la situazione. Anche se non amo particolarmente quando uno dei protagonisti nasconde la verità, in questo caso non mi sono sentita di condannarla, ma ho compreso perchè l'ha fatto, la sua paura di perdere Thomas è genuina e reale e questo giustifica il suo silenzio. 
È come un bel film, una storia d’amore che poi finisce in tragedia, dopo i titoli di coda i due attori se ne vanno ognuno per la loro strada e non si incontrano mai più. È come se io avessi scritto una sceneggiatura e avessi deciso di farla interpretare a Thomas a sua insaputa. Ho cancellato fatti del passato che ci riguardano, ho inventato una Iris che non esiste, ho messo davanti ai suoi occhi quello che gli piace nascondendo ciò che non voglio che veda. Ci ha chiamati sciacalli quando l’ho incontrato fuori dal ristorante, non posso pensare che quando lo verrà a sapere perdonerà le mie bugie.  
Anche Iris ha una vita complicata, è abituata a cavarsela da sola e tiene molto alla sua indipendenza e fa di tutto per tenersela stretta. 

La love story tra i due è dolcissima; Thomas la corteggia e lei per proteggere il suo cuore da una frattura certa, cerca di tenerlo a distanza, sinchè non capitola al suo cospetto.
E in tutto questo il lettore non può che innamorasi di lui e fare il tifo per loro.
Invece eccomi qui, invaghito come a tredici anni e nemmeno me ne sono accorto di come ci sono arrivato. Perché la realtà è che mi sono innamorato di Iris ed è inutile che provi a nasconderlo o trovare altre giustificazioni. Quando ti preoccupi per una persona, quando ti arrabbi da morire perché ti delude, quando vorresti vederla e proteggerla in qualsiasi momento della tua esistenza, ne sei stregato, non ci sono altre spiegazioni. So cosa significa esserlo.

Paparazzi” è un libro lunghetto, conta più di 400 pagine, ma anche questo, proprio come “Backstage”, si legge in un soffio, perché la Vanzin incuriosisce il lettore che non riesce a staccarsi dalle pagine. 
Una delle cose che amo di più di questa serie è il valore e l’importanza che assume l’amicizia tra queste pagine, i Jailbird sono un gruppo estremamente unito ed affiatato, i ragazzi sono più che amici, sono una vera famiglia e lo dimostrano ogni volta che leggiamo una scena in cui sono tutti insieme. Nonostante le prese in giro bonarie, loro sono come fratelli, si supportano sempre l’un altro ed è bello vederli così uniti.
Inoltre, l'autrice mi ha davvero emozionata, forse di più rispetto al primo capitolo della serie, perché ho trovato la storia di Thomas più intensa e triste dal punto di vista emotivo, forse perché Thomas mi è apparso più  sensibile e dolce. 
Sono sempre più felice di aver scoperto Erica Vanzin, perché scrive divinamente, con una prosa incalzante e trame accattivanti. 
Spero davvero di poter leggere prestissimo un nuovo capitolo di questa serie. 
Il mio verdetto è più che promosso. 
Il mio voto:



 
 

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