Serie: Love me love me
Autrice: Stefania. S
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Data di pubblicazione
Primo libro ottobre 2023
Secondo libro dicembre 2023
Terzo libro febbraio 2024
Era
da parecchio tempo che gravitavo attorno alla serie Love me Love me di
Stefania S, ma c’era qualcosa che mi frenava, qualcosa che mi faceva
desistere
dall’acquisto. Poi, dopo aver visto l’ennesimo video su tik tok che ne
osannava la bellezza mi sono lasciata convincere e ho acquistato il
primo libro direttamente in cartaceo, perché 9 euro per un ebook non li
spendo neanche a morire.
Prima
di addentrarmi nel pieno della recensione, premetto che non vi parlerò
solo del primo romanzo, ma della serie completa, quindi spero davvero di
non
scrivere qualcosa di troppo lungo, ma di sapermi contenere elencandovi e
spiegandovi brevemente cosa mi è piaciuto e cosa no.
Devo
ammettere con estrema e assoluta sincerità che dopo la lettura del
primo romanzo non riuscivo a comprendere bene perché questa serie
piacesse così
tanto, solo dopo la lettura del secondo e del terzo sono riuscita a capire il perché di tutte quelle cinque stelline del rating di questi libri. Personalmente non la ritengo una lettura da 5 stelle, ma devo dire che alla fine non mi sono dispiaciuti e si meritano una bella sufficienza piena
Il primo romanzo della serie “Love me love me, Cuori magnetici” non mi è
piaciuto
affatto, ecco qui giustificate le due stelle che ho dato, ma nonostante ciò devo anche dire che questa storia ha qualcosa di terribilmente magnetico, per parafrasare il titolo, perché non solo ho totalmente divorato 800 pagine in pochissimi giorni, ma ho sentito anche l’esigenza di acquistare il secondo romanzo.
affatto, ecco qui giustificate le due stelle che ho dato, ma nonostante ciò devo anche dire che questa storia ha qualcosa di terribilmente magnetico, per parafrasare il titolo, perché non solo ho totalmente divorato 800 pagine in pochissimi giorni, ma ho sentito anche l’esigenza di acquistare il secondo romanzo.
Questo
primo capitolo della serie non mi è piaciuto perché mi ha dato
l’impressione di essere una lunghissima introduzione di quello che poi
capiterà nel
secondo e nel terzo romanzo. Anche perché, quello che lascia intendere
la trama è che tra queste pagine troviamo principalmente la storia di
June White e James Hunter, ma in realtà non è proprio così, perché tra
loro qui succede davvero poco, per non dire nulla,
siccome i due non si scambiano nemmeno un piccolo bacetto a fior di
labbra. Il loro rapporto si può tradurre in lei che gli dice “Ti odio
Hunter!” e lui che risponde “Fuori dai piedi, White”.
Il
secondo capitolo, invece, “Love me Love. Anime elettriche” è stata una
lettura decisamente più piacevole rispetto alla prima, forse questo è stato il libro che ho preferito tra i tre. Finalmente, tra queste pagine tra June e James succede qualcosa;
entrambi iniziano a provare dei sentimenti l’uno per l’altra e devono
imparare a gestirli, soprattutto lui. Le litigate sono numerose e spesso
completamente assurde, James si caccia regolarmente
in situazioni del cavolo, che ovviamente fanno imbestialire June e
spesso e volentieri è tutto un po' folle e totalmente non sense, ma
nonostante tutto ciò non mi è dispiaciuto lasciarmi travolgere da tutto questo.
Il terzo romanzo, invece, “Love me Love me. Amore senza fine” è stata
la giusta conclusione di tutta la storia. Dove si mette un punto a tutte
le questioni irrisolte e dove
vediamo i personaggi che sono cambiati, cresciuti e maturati. June era già una ragazza matura, infatti, è soprattutto James ad aver fatto un enorme cambiamento.
vediamo i personaggi che sono cambiati, cresciuti e maturati. June era già una ragazza matura, infatti, è soprattutto James ad aver fatto un enorme cambiamento.
So
di non avervi detto molto su questi tre romanzi, dovevo assolutamente
stringere altrimenti la mia recensione sarebbe diventata lunghissima e
non voglio
togliere lo spazio alle mie considerazioni, molte delle quali sono
negative, purtroppo. E so che può sembrare una contraddizione siccome
questa serie mi è spiaciucchiata, ma ora cerco di fare chiarezza in modo da
farvi capire tutto.
Secondo il mio modesto parere questa serie
ha come difetto principale la lunghezza, in genere se una
serie mi piace molto sono super felice che sia lunga, in modo da poter
passare sempre più tempo con i personaggi,
ma la lunghezza deve essere funzionale al romanzo e qui credo che non lo sia del tutto. Secondo me molte parti potevano essere tagliate ed accorciate, alcune
situazioni un po' assurde che si creano tra i personaggi del tutto
evitate, mi riferisco soprattutto al primo romanzo, quando June si
avvicina a Will e inizia con lui una storia. Ecco,
per me questo non ha alcun senso e sono fermamente convinta che se
fosse stato una dilogia avrebbe funzionato anche meglio di così. Un’altra
cosa che non mi è piaciuta affatto è stata il multi pov, non mi
riferisco al fatto che i libri raccontano la storia sia dal punto di
vista di lei
che da quello di lui, questa è una cosa che mi piace molto, ma qui
un po' random sono inseriti dei capitolo da parte dei personaggi
secondari, che per quanto figure importanti nello svolgimento storia, il loro punto
di vista non solo allunga di molto il brodo, ma crea
anche una discreta confusione.
Avrei
di gran lunga preferito che i capitoli dei personaggi secondari fossero
conservati, magari per scrivere un libro su di loro più avanti, per
esempio
mi sarebbe piaciuto un romanzo intero con la storia di Jaxon e Blaze e
non solo leggere alcuni sprazzi di loro inseriti un po' a caso nel
romanzo.
Credo che una narrazione di questo tipo possa funzionare bene su wattpad, ma molto meno in un romanzo.
Altra
cosa che non ho apprezzato molto è il fatto che la serie è ambientata
negli Stati Uniti e parla di liceali, che però hanno una vita analoga a
quella
di studenti che frequentano il college e il tutto è abbastanza irreale.
In primis negli Stati Uniti ci sono regole rigidissime per quanto
riguarda il consumo di alcol e droga da parte di minori che frequentano
ancora le superiori e se in Italia può essere
relativamente semplice acquistare alcolici, negli USA non lo è affatto.
Il controllo nei locali è serratissimo, perché se un minore viene
beccato con un alcolico in mano, il locale viene chiuso al volo e al
proprietario viene data una multa esemplare, anche
nei supermercati se non hai 21 anni non ti danno nemmeno una lattina di
birra, ma qui i personaggi consumano alcol e droghe come se non ci
fosse un domani e nessuno fa menzione al fatto che è illegale quello che
stanno facendo. Inoltre, nel romanzo c’è anche
una piccola componente di giallo, dove i protagonisti sono invischiati
in affari sporchi con uno dei boss più famosi della zona e anche questo è
tutto molto assurdo considerata l’età dei personaggi. Eppure dei minori
affrontano omoni pieni di muscoli e armati
fino ai denti e nessun adulto responsabile se ne accorge, oppure ignorano bellamente la cosa. Avrei apprezzato di più se i personaggi fossero stati un
po' più grandi, sarebbe stato tutto molto più credibile.
Come
ho detto questa serie nonostante le cose che ho appena elencato mi é piaciuta e non è stata solo cose negative, ma sono parecchi gli elementi che le hanno fatto
guadagnare tre
stelline luminose (per me 3 stelline è un buonissimo voto, so che per
molti non è così, ma nel mio sistema di rating è una bella sufficienza
piena un bel 7/8, se vogliamo parlare in decimi).
Una cosa che ho adorato di questa serie sono stati i personaggi, tutti. Sia i principali che i secondari.
June
è una tipetta davvero tosta. Forse, ad un primo sguardo poco attento
può sembrare un po' ingenua e immatura, ma non lo è affatto è forte,
coraggiosa
e determinata. Non si lascia mettere i piedi in testa da James e fin
dal loro primissimo incontro lo rimette in riga con la sua lingua lunga.
Quando ama lo fa con il cuore, e mi è piaciuto un sacco quando lei e
James smettono di fare i cretini e lei fa di
tutto per fargli capire quanto vale e fa in modo di tirare fuori il buono che c’è
in lui.
Jame
Hunter è un ragazzaccio che vive una vita al limite e senza regole; ma
non è solo questo. Lui beve, si sballa fa un sacco di sesso promiscuo,
ma c’è
una ragione ben precisa dietro questo suo comportamento, non che si
possa giustificare, ma è più che comprensibile e non va condannato, ma
aiutato ed proprio quello che June riesce a fare. James sotto la guida
di June sboccia e diventa un ragazzo meravigliosamente
maturo e di cui è impossibile non innamorarsi.
La
loro love story è da cardiopalma, è chiaro fin dal primo momento che
quei due si piacciono, ma ci mettono un po' a capirlo e quando
finalmente anche loro
lo comprendono è un esplosione di fuochi di artificio; non solo fanno
scintille nei momenti più intimi, ma anche quando discutono e si
infiammano c’è la costante paura che possano distruggere tutto con una
semplice litigata per qualcosa di futile e questa
sensazione mi ha accompagnato fino alla fine del romanzo. E
proprio questo mi è piaciuto un sacco; quella sensazione di incertezza, di paura
che qualcosa possa andare storto, quell’essere sempre in bilico con il
rischio
di cadere giù da un burrone.
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è sicuramente lo stile dell’autrice;
scorrevole, pulito che sa come intrappolare e incuriosire, come
ho già detto questi libri sono molto lunghi, il primo conta quasi 800
pagine e le ho lette tutte d’un fiato, del tutto intrappolata nella
storia e anche il secondo capitolo l’ho letteralmente
divorato in un paio di serata di lettura intensiva.
L’intera serie ha
saputo coinvolgermi e a farmi provare e sentire sulla mia pelle tutte le
emozioni dei personaggi e secondo me questo è un grande merito e per
quanto possa essere strano, non tutti gli autori
sono capaci di far provare queste sensazioni. Quindi devo complimentami
con Stefania.
In conclusione, mi sento di consigliare questi tre libri soprattutto ai quei lettori che amano le storie alla after, sono certa che vi piacerà anche questa.
Il mio voto
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