martedì 23 settembre 2014

OBSIDIAN - J. L. ARMENTROUT


Titolo: Obsidian

Serie: Lux Saga #1


Autrice: J. L . Armentrout



Editore: Giunti Editori

Anno di pubblicazione: 2013

Pagine: 336

Trama:

Kathy è una blogger diciassettenne con un grande senso dell’umorismo, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia, noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa. Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell'incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma mentre subiscono un'inspiegabile aggressione, Daemon difende Kathy bloccando il tempo con un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Kathy, senza volerlo, c'è dentro fino al collo. Salvandola, l'ha marchiata con un'aura di energia riconoscibile dai nemici che li hanno aggrediti per rubare i poteri di Daemon. L'unico modo per attenuare questo pericoloso marchio è che Kathy stia più vicina possibile a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima...

Cosa Penso: 




 “Obsidian” è primo libro della saga “Lux” paranormal romance per young adult approdato in Italia il giugno dello scorso anno.
Premetto che io non sono un amante dei paranormal, e soprattutto non amo gli alieni (e come la protagonista me li sono sempre immaginata come degli omini verdi e orrendi… niente a che vedere con Daemon Black…), ma amo il romance in tutte le sue forme e avendo letto delle recensioni molto positive di questo libro non ho potuto fare a meno di leggerlo. E non ho sbagliato, perché è stata una lettura piacevolissima che mi ha letteralmente tenuta incatenata alle pagine.

 La protagonista e voce narrante della storia è Katy  una Book-blogger di diciassette anni, che dopo la morte del padre si trasferisce con la madre dalla Florida al West Virginia, rassegnandosi ad una noiosissima vita di provincia.
Vita noiosissima sinché non bussa alla porta dei suoi nuovi vicina di casa per chiede indicazioni per il supermercato. I suoi vicini sono i gemelli Black; Daemon  e Dee.
Daemon è la quinta essenza della perfezione; muscoloso setosi capelli castani occhi di un verde smeraldo intenso  e meravigliose fossette che mostra ad ogni sorriso. Sarebbe perfetto se non fosse testardo, arrogante e antipatico. Insomma un vero stronzo.  Tra i due è odio a prima vista.
Dee anche lei stupenda, con capelli castani e boccolosi e profondi occhi verdi – che sono il tratto distintivo dei Black,  diventa immediatamente la migliore amica di Katy.
Dal momento in cui Katy bussa alla porta dei gemelli Black la sua vita cambia radicalmente, si trova catapultata in un mondo che fa invidia ai romanzi paranormal che ama tanto leggere. La tranquilla cittadina del West Virginia in cui si è trasferita con la madre, è un posto strano e misterioso dove le aggressioni sono all’ordine del giorno, e dove gli esseri che la abitano di umano hanno ben poco… solo le sembianze.
“Con gli occhi di tutti ancora puntati addosso, si sporse ancora di più sul banco e mi disse: «Indovina?». 
«Cosa?» 
«Ho dato un’occhiata al tuo blog.» 
Oh – Madre – Santissima. L’aveva cercato? E, cosa ancora più incredibile, l’aveva trovato!? Era googleabile? Che figata pazzescaaa!
«Cos’è, adesso ti metti a spiarmi?» 
«Nei tuoi sogni, Kitty.» Poi sorrise, compiaciuto. «Ah, dimenticavo, di quelli sono già il protagonista.» 
«Incubi, Daemon, incubi.» Lui mi sorrise e stavo quasi per ricambiare, quando fortunatamente il professore iniziò a fare l’appello spezzando la magia. Mi girai, sospirando. Daemon ridacchiò.”

Ammetto sinceramente che la storia narrata in questo romanzo non è particolarmente originale, ricalca l’ormai noto cliché alla Twilightbella ragazza che non si sente particolarmente attraente+essere sovrannaturale superfigo (in questo caso alieno)= grande storia d’amore – ma nonostante in “Obsidian” non ci venga raccontato nulla di nuovo lo stile della Armentrout affascina e incanta fino colpire il lettore e riesce a tenerlo incatenato alle pagine fino alla fine.  
Gli ingredienti che incatenano alle pagine sono una protagonista femminile tosta e divertente e un protagonista maschile incredibilmente attraente e terribilmente stronzo capace di far cadere ai suoi piedi stuoli di ragazze. 
 Le sue mani mi scivolarono lungo i fianchi. «Scommetto che pensi a me tutto il tempo.»
«Tu sei matto.» Mi appiattii contro il muro, trattenendo il fiato.
«E mi sogni anche.» Daemon abbassò lo sguardo sulle mie labbra che come per magia si socchiusero. «Scommetto che scrivi il mio nome sui quaderni, con i cuoricini intorno.»Ridacchiai. «Ti piacerebbe, povero illuso. Ma sappi che io con te non…»E mi baciò.
La Armentrout si è confermata un autrice eccezionale, capace di dare spessore e originalità a storie all’apparenza banali. La prosa è scorrevole e incalzante ed è impossibile non farsi trasportare dal racconto.
I dialoghi tra i personaggi sono brillanti, e spesso volentieri mi hanno strappato un sorriso o una risata. I personaggi sono tutte ben caratterizzati ed è impossibile non affezionarsi  e adorare ciascuno di loro.
Dee è un vero vulcano in eruzione. Ho trovato adorabile il modo in cui è diventata amica di Katy.
Deamon è il classico bad boy ( e io ho un debole per i Bad boy. Oltre ad essere bellissimo e consapevole della sua bellezza e anche arrogante e presuntuoso. Si dimostra da subito odioso con Kitty (modo in cui è solito soprannominare Katy per farla infuriare.) ma è chiaro fin da subito che nutre una forte attrazione per lei.
Katy è adorabile. Impossibile non affezionarsi a lei fin dalle primissime pagine. E il continuo scambio di battutine pungenti tra lei e Deamon è intrigante e divertentissimo. Kat è un tipino tosto che non si lascia mettere i piedi  in testa da nessuna soprattutto da un alieno arrogante come Deamon, e riesce a metterlo al suo posto con risposte degne di una lingua biforcuta.

«Senti, volevo solo delle indicazioni. Ma evidentemente devo aver scelto il momento sbagliato.» Lo vidi sollevare un angolo della bocca. «È sempre il momento sbagliato, piccola.»«Piccola?» ripetei, sgranando gli occhi. Di nuovo quel sopracciglio alzato. Stavo cominciando a innervosirmi sul serio. «Non sono piccola. Ho diciassette anni.»«Ah, è così?» disse lui divertito. «Io te ne avrei dati dodici. No. Forse tredici, mia sorella ha una bambola di là che mi ricorda proprio te. Tutta occhi, con la faccia da tonta.» Gli ricordavo una bambola? Una bambola tonta? Un gran calore mi si formò in petto invadendomi la gola. «Però. Carino. Mi spiace di averti disturbato. Non succederà più. Puoi contarci.» Mi voltai per andarmene prima di cedere alla voglia di tirargli un pugno in faccia. O mettermi a piangere.«Ehi» disse lui. Mi fermai all’ultimo scalino senza voltarmi, però, perché non volevo che vedesse quant’ero sconvolta. «Cosa?»  «Prendi la Statale 2, poi gira all’altezza della 220 nord, non sud. È la strada che porta a Petersburg.» Poi emise un sospiro come se mi stesse facendo un enorme favore. «Foodland è proprio in centro. Non si può non vederlo. Be’, tu non lo so… Comunque, c’è una ferramenta accanto, mi pare. Dovrebbero avere anche roba da giardino.»«Grazie» mormorai e sottovoce aggiunsi «coglione». Lui scoppiò a ridere di gusto. «Questa non me l’aspettavo da una signorina come te, Kittycat.» Mi girai di scatto. «Non chiamarmi mai più così» sbottai.
«Meglio che sentirsi dare del coglione, no?» E si allontanò dalla porta. «È stato proprio un incontro interessante. Ne serberò a lungo il ricordo.» Okay. Basta così. «Sai una cosa? Hai ragione. Non sei un coglione.» Sorrisi educatamente. «Sei proprio una testa di cazzo.»«Testa di cazzo» ripeté lui. «Affascinante.» Sollevai il dito medio. Lui rise di nuovo e chinò un po’ la testa. Una cascata di boccoli gli ricadde sulla fronte oscurando per un attimo il verde dei suoi occhi.
«Che eleganza, Kitty. Chissà quante parole dolci e gesti simpatici avresti in serbo per me, ma purtroppo non sono interessato.» Non aveva idea di quante ancora gliene avrei potute dire e fare, ma decisi di tenermi stretta lamia dignità e me ne andai senza dargli la soddisfazione di vedere quanto fossi incazzata.
Romanzo consigliatissimo. 
Il mio voto:







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